Nato a Sangiano, in provincia di Varese, da
giovane si trasferisce a Milano dove frequenta l'Accademia di Belle Arti di
Brera e la facoltà di architettura che poi abbandona. Inizia l'attività
teatrale e spesso sul palco improvvisa con aria farsesca e satirica. Nel 1952
entra in Rai scrivendo e recitando per la radio "Poer nano",
monologhi teatrali.
Nel 1953 prende parte allo spettacolo di satira
sociale e politica chiamato "Il dito nell'occhio" e l'anno dopo a
"Sani da legare" riferito ai conflitti politici in Italia, testo che
viene censurato. Nel 1959 fonda, con la moglie Franca Rame, un
gruppo teatrale che subisce numerose censure. Dopo aver scritto diversi testi
per "Canzonissima", nel 1963 ritorna a teatro e crea una compagnia
teatrale alternativa ma popolare e diventa anche co-sceneggiatore ed interprete
di alcuni film per il cinema.
Nel 1969-1970 si dedica a Mistero buffo,
la sua opera più famosa che si basa sulla ricerca delle origini popolari
attraverso un linguaggio che richiama il medioevo, espressioni antiche miste a
neologismi di sua invenzione. Il linguaggio di Dario Fo è il cosiddetto Grammelot,
espressione arcaica mista di gesti e parole. Nel 1969 fonda il "Collettivo
Teatrale la Comune" ed occupa, nel 1974, la Palazzina Liberty a Milano.
Con questa compagnia inscena numerose rappresentazioni che
"denunciano" la situazione politico-sociale italiana.
Dopo circa 15 anni di assenza, Fo ritorna sul
grande schermo con la sua proverbiale ironia dissacratoria e continua a fare
teatro. Nel 1997 ottiene il massimo riconoscimento alla carriera: il Premio Nobel
per la Letteratura, "per avere emulato i giullari del Medio Evo,
flagellando l'autorità e sostenendo la dignità degli oppressi".
Ricevendo il premio, si scaglia contro la vivisezione e la "Direttiva
sulla brevettazione di organismi viventi" proposta dal Parlamento Europeo.
Alle elezioni politiche italiane del 2013 dà il
proprio appoggio al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, pubblicando per
Chiarelettere "Io e Grillo, coppia buffa e ammaliatrice". Per lo
stesso editore, l'anno seguente, firma il primo romanzo, La figlia del
Papa, ispirato alla figura di Lucrezia Borgia.
Ricoverato per complicazioni polmonari
all'ospedale Sacco di Milano, qui scompare la mattina del 13 ottobre 2016.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/255004
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