Prima
comunicazione radiotelegrafica internazionale: «Fin dal 1895 io ebbi la forte
intuizione che le trasmissioni radiotelegrafiche sarebbero state possibili
attraverso le grandi distanze». La professione di fede nella scienza e
nelle proprie capacità intuitive, espressa da Guglielmo Marconi (nella foto
sopra), fu ampiamente ripagata dagli straordinari risultati che riuscì a
ottenere con i suoi esperimenti. Nel giro di un lustro diede al mondo il più
potente e veloce mezzo di comunicazione a distanza. Le nuove frontiere
spalancate dal fisico tedesco Heinrich Rudolf Hertz, scopritore delle onde
elettromagnetiche (che in suo onore vennero identificate per un periodo come
“onde hertziane”), avevano portato il giovane Marconi a compiere esperimenti
sulla trasmissione telegrafica senza fili, tra le colline bolognesi della sua
terra natia. Il primo traguardo era arrivato il 2 luglio del 1897, con il
riconoscimento del brevetto “Perfezionamenti nella trasmissione degli impulsi e
dei segnali elettrici e negli apparecchi relativi”. Accolto trionfalmente
in Inghilterra, qui fondò una sua società, dapprima con il nome “The Wireless
Telegraph and Signal Company Limited”, poi mutato in “Marconi Wireless
Telegraph Company Limited”. L’obiettivo del fisico italiano era dimostrare la
possibilità di trasmettere a grandi distanze, contrariamente alla maggior parte
dei suoi colleghi, i quali ritenevano impossibile che le onde seguissero la
curvatura terrestre e che quindi si perdessero nell’etere. Raccogliendo
con la sua compagnia i fondi necessari, impiantò le prime stazioni sperimentali
fisse ad Alum Bay, sull’isola di Wight, e a Bournemouth, sulla Manica,
beneficiando del forte clima di fiducia che lo circondava nella società
britannica. Con il cosiddetto “cervo volante” (sistema ad antenna ricevente
mobile, collocata su un aquilone) ottenne i primi risultati significativi
nell’inverno del 1898, mettendo in contatto la stazione di South Foreland
(vicino Dover) e il battello “East Goodwin”. Restava un ostacolo da
superare legato ai problemi di interferenza nella trasmissione e ricezione dei
segnali. Per questo, Marconi richiese un secondo brevetto di “Telegrafia
accordata o sintonizzata e multipla su una sola antenna di nuovo tipo”, che
ottenne soltanto nel 1900 scatenando le rivendicazioni di altri fisici come
Braun e Lodge, che stavano lavorando sullo stesso problema. La questione si
risolse acquisendo il brevetto di Lodge. Reso più efficiente il
trasmettitore sulla base dei suddetti studi, tentò il collegamento radiotelegrafico
attraverso il canale della Manica, su una distanza di oltre cinquantuno
chilometri. L’esperimento andò in porto il 27 marzo del 1899, tra South
Foreland e la stazione francese di Wimereux, presso Boulogne-sur-Mer. Fu
salutato come la prima comunicazione radiotelegrafica internazionale, stabilita
tra due diversi Stati. Gli echi del suo successo giunsero fino all’altra
sponda dell’Atlantico e nell’autunno dello stesso anno il governo americano lo
invitò per effettuare alcune dimostrazioni. Marconi raccolse l’invito e due
anni dopo realizzò una stazione radiotelegrafica a Poldhu (in Cornovaglia)
molto più potente di quelle precedenti. Dopo una lunga attesa, la mattina del
12 dicembre 1901, da qui fu trasmesso un segnale convenuto (la lettera “S”
dell’alfabeto Morse), che lo stesso fisico italiano, in compagnia
dell’assistente inglese Kem, ricevette dalla stazione di Saint John, sull’isola
di Terranova. Da quel momento la comunicazione radio divenne un prezioso
strumento per la navigazione, entrando in uso più tardi nel traffico aereo
prima militare e poi civile, fino alla commercializzazione come mass medium
iniziata negli anni Venti del XX secolo. Nel 1909 Marconi, insieme con il
collega tedesco Braun, ricevette il Nobel per la fisica «in riconoscimento del
loro contributo allo sviluppo della telegrafia senza fili». Nel 1928, in
Italia, fu nominato presidente del Consiglio nazionale delle ricerche e
insignito del titolo di “marchese” dal re Vittorio Emanuele III.
Tratto
da: http://www.mondi.it/almanacco/voce/376001
https://www.ilditonellocchio.it/27-marzo-1899-prima-comunicazione-radiotelegrafica-internazionale/
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