Nato
ad Atlanta, capitale della Georgia, Shelton Jackson Lee, in arte Spike
("magro" o "ribelle", legato alla corporatura e al
carattere), si avvicina al cinema con un bagaglio culturale, segnato dalle
letture di Malcom X e Martin Luther King. Due simboli della lotta per i diritti
civili e l'emancipazione dei neri d'America che orientano la sua attività di
regista, impegnato su temi politico-sociali, quali il razzismo, la droga e la
violenza.
Giunto alla celebrità con Fa' la cosa giusta, sulla difficile
convivenza nei ghetti di Brooklyn, che gli fa ottenere una nomination agli
Oscar come "miglior sceneggiatura", da "Mo' Better Blues"
(1990) trova il suo attore feticcio in Denzel Washington, che
ritrova nel capolavoro Malcom X e in Inside Man (2006),
pellicola che registra il più alto incasso per il regista.
Insignito del Premio César (2003) alla carriera e di una stella sulla celebre Hollywood
Walk of Fame, Lee è il fondatore della casa di produzione "40 Acres
& a Mule Filmworks" (40 acri di terra e un mulo), che richiama la
mancata disattesa di risarcimento fatta agli schiavi africani, dopo la fine
dello schiavismo.
Nel 2016 l'Academy gli assegna l'Oscar alla carriera, «per lo
straordinario contributo che ha dato al mondo dello spettacolo durante la sua
carriera».
Con David Rabinowitz, Charlie Wachtel e Kevin Willmott nel 2019 vince il premio
per la Migliore sceneggiatura non originale per il film BlacKkKlansman.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/305001
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