Nato a Woolsthorpe-by-Colsterworth, ad ovest dell'Inghilterra, e morto a Londra
nel 1727, visse una infanzia infelice per la prematura perdita del padre e per
i cattivi rapporti con il patrigno.
Nel 1687 pubblicò i "Philosophiae Naturalis Principia Mathematica",
una delle più significative opere del pensiero scientifico, dove descrisse
la legge di gravitazione universale e i fondamenti per la
meccanica classica; con essa introdusse i concetti di "massa" e di
"forza", alla base delle leggi sulla dinamica.
In campo matematico, contribuì allo sviluppo del calcolo infinitesimale,
entrando in conflitto con Gottfried Wilhelm Leibniz sulla paternità della
scoperta. Tra gli altri meriti: dimostrò che le leggi della natura governano il
movimento della Terra e degli altri corpi celesti; constatò che la luce bianca
è composta dalla somma (in frequenza) di tutti gli altri colori, sostenendo
inoltre la teoria corpuscolare della luce.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/8191
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