Nato ad Ōta, uno dei quartieri speciali di
Tokyo, e morto a Setagaya nel settembre del 1998, mostrò sin da giovane
profondo interesse per il teatro di William Shakespeare. Cominciò come
commentatore di film musicali, passando poi ad assistente regista, fino a curare
in prima persona la scrittura e la direzione del film.
La sua produzione, calata nel contesto storico
del periodo feudale dell'impero giapponese (circa XIII secolo - XVII secolo),
si divide grossomodo in due filoni: quello shakespeariano legato alle pellicole
"Ran" (1985) e "Il trono di sangue", ispirate nella trama
rispettivamente alle tragedie Re Lear e Macbeth;
quello dei Samurai (da cui la sua famiglia discendeva),
esaltato dal capolavoro "I sette samurai", da alcuni ritenuto il
migliore film giapponese, nonché il primo prototipo del film d'azione.
Vinse l'Oscar tre volte, due come "miglior
film straniero" (con "Rashōmon" nel 1952 e "Kagemusha"
nel 1976) e uno alla carriera nel 1990, oltre a una Palma d'oro al Festival di
Cannes nel 1980 e al Leone d'oro alla carriera alla mostra del cinema di
Venezia nel 1982.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/380001
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