Nato
a Como e qui morto nel marzo del 1827, il conte Alessandro Giuseppe Antonio
Anastasio Volta fu incoraggiato agli studi scientifici dal canonico Giulio
Cesare Gattoni. Partendo dalle proprie tesi sullo "stato elettrico"
di un corpo, giunse alla sua prima importante invenzione: l'elettroforo
perpetuo, un generatore di energia elettrica costruito nel 1775.
Dopo la nomina a docente di fisica all'Università di Pavia nel 1778 e gli
esperimenti sul metano, da cui arrivò a costruire la cosiddetta "lampada
di Volta", si concentrò sullo studio dei conduttori elettrici, mettendo a
punto nel 1780 il condensatore d'elettricità.
Fu un passo cruciale per la successiva invenzione della pila,
annunciata per la prima volta alla Royal Society, il 20 marzo del 1800. Con
Volta la corrente elettrica smise di essere un fenomeno
statico, manifestandosi quale elemento fluido in grado di svilupparsi da una
sorgente e raggiungere un altro corpo.
Un merito che gli fu riconosciuto chiamando volt l'unità di
misura del potenziale elettrico e della differenza di potenziale. Nominato da
Napoleone "Cavaliere della Legion d'onore", conservò sempre una
condotta modesta.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/172002
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