Campano di Salerno, dopo una breve esperienza come vicedirettore del TG3, lavora a diversi settimanali e collabora con quotidiani prestigiosi, quali "L'Unità" e "Il Mattino". La popolarità arriva in TV con il programma RAI Samarcanda, dove dal 1987 al 1992 racconta l'Italia delle stragi mafiose e dello scandalo di tangentopoli.
Il format è vincente e lo ripropone con altri
nomi, da "Il rosso e nero" a "Moby Dick" (1996-99) che ne
segna il passaggio a Mediaset, alla corte di quello che negli anni successivi
diventa il suo nemico "numero uno": Silvio Berlusconi.
Quest'ultimo, da Presidente del Consiglio, arriva a scontrarsi pesantemente con
Santoro, fino al famigerato "editto bulgaro", dopo il quale il
giornalista salernitano viene allontanato dalla RAI.
Dopo due anni in Parlamento Europeo, nelle file
della lista "Uniti nell'Ulivo", torna in TV e riguadagna la ribalta
prima con Annozero (2006-2011), che sancisce la nascita del
sodalizio con Marco Travaglio e il vignettista Vauro Senesi, e poi con Servizio
Pubblico, condotto su LA7 dal 2012 al 2015.
Con il programma M ritorna in
Rai all'inizio del 2017 e del 2018.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/14016
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