Nato a Villers-Cotterêts, piccolo comune a 70 km
da Parigi, e morto a Dieppe nel dicembre del 1870, il destino prima gli voltò
le spalle, lasciandolo orfano del padre a tre anni, ma poi sembrò ripagarlo
quando ottenne il lavoro di copista alla corte del Duca di Orleans, futuro re
di Francia col nome di Luigi Filippo I.
Quegli anni vissuti a contatto con l'alta
aristocrazia francese si rivelarono un prezioso patrimonio, cui attingere per i
suoi romanzi più celebri: da I tre Moschettieri (primo
capitolo di una trilogia) a Il conte di Montecristo, passando
per La regina Margot.
Tra i massimi autori della tradizione francese,
è in assoluto lo scrittore che ha ispirato il maggior numero di trasposizioni
cinematografiche e televisive. Il figlio, suo omonimo, seguì le orme paterne e
firmò opere di altrettanto valore, in primis La signora delle camelie,
che ispirò Giuseppe Verdi nella Traviata.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/5024
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