Negli
anni Sessanta i due conquistarono le platee dei teatri cittadini con la
"Compagnia Dario Fo-Franca Rame", dove lui operava come regista e
drammaturgo, lei invece come prima attrice e amministratrice.
Identica complicità i due dimostrarono nel sostenere gli ideali del
Sessantotto, andando a recitare nelle fabbriche e nelle scuole e toccando
problematiche sensibili, in particolare i diritti delle donne. L'inizio dei
cosiddetti "Anni di piombo" riservarono alla Rame la pagina più
dolorosa della sua esistenza: sequestrata da una banda di estremisti di destra,
fu vittima di violenze e stupro.
Era la primavera del 1973. Tre anni dopo quella drammatica esperienza venne
trasposta in un monologo, dal titolo "Lo stupro", che recitò anche in
televisione. Il 2006 la vide eletta al Senato, tra le fila di Italia
dei valori, carica che lasciò due anni più tardi, in disaccordo con le
scelte governative.
Autrice insieme con il marito, nel 2009, dell'autobiografia "Una vita
all'improvvisa", Franca Rame è scomparsa il 29 maggio 2013 a Milano.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/1089002
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