Laureatosi in Filosofia nel 1928, fu costretto,
per le sue origini ebraiche, a lasciare l'Europa per sfuggire alla persecuzione
nazista. Alla fine della Seconda guerra mondiale, si trasferì in Inghilterra
per insegnare Logica e Metodologia presso la prestigiosa London School
of Economics.
Scomparso a Londra nel 1994, le sue opere
vennero tradotte in tutte le principali lingue del mondo. Elemento cardine
della sua indagine filosofica è il principio di falsificabilità, in
base al quale asserisce che una dottrina può essere considerata scientifica a
maggior ragione se essa ha la possibilità di venire falsificata.
Sul piano politico, sostenne il liberalismo e la
democrazia contro ogni forma di totalitarismo. Nota anche la feroce critica che
rivolse contro il mezzo televisivo, accusato di disattendere la sua alta
responsabilità educativa, giacché per Popper non esiste una netta distinzione
tra educazione e informazione.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/122000
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