Nato a Calw, nel sud della Germania, dopo aver
soffocato per anni l'ambizione di scrittore, contrastata dalla famiglia, esordì
con alcuni racconti, facendosi strada con il romanzo Peter Camenzind del
1904, nel quale il protagonista rifiutava il mondo cosmopolita per dedicarsi
anima e corpo all'arte.
Nel 1922 pubblicò il capolavoro più noto, Siddharta, divenuto un
classico delle letture adolescenziali (e non solo), cui seguirono opere di
notevole significato mistico e spessore stilistico, quali "Il lupo della
steppa" (1927), "Narciso e Boccadoro" (1930) e "Il gioco
delle perle di vetro" (1943).
La sua vasta produzione in versi e in prosa, che comprende quindici raccolte di
poesie e trentadue tra romanzi e raccolte di racconti, incontrò il pieno favore
della critica a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale, conquistando
nel 1946 il massimo riconoscimento letterario: il Nobel per la
Letteratura, assegnatogli «per la sua forte ispirazione letteraria
coraggiosa e penetrante esempio classico di ideali filantropici ed alta qualità
di stile».
Morì di leucemia il 9 agosto del 1962 a Montagnola, nel Canton Ticino svizzero,
dove gli è stato dedicato un museo.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/14014
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