Nato a Milano (ma i genitori erano originari del
comune bergamasco di Caravaggio) e morto di febbre a Porto Ercole nel luglio
del 1610, si formò alla bottega di Simone Peterzano, esponente del manierismo
lombardo e allievo di Tiziano, e risentì da giovane dell'influenza della scuola
veneta, in particolare di Giorgione e Tintoretto. Fin dalle prime opere, come
il Bacchino malato, dimostrò il suo spirito rivoluzionario
ritraendo giovani presi dalla strada accanto a cesti di frutta, stravolgendo i
canoni accademici.
Il carattere irruente gli procurò non pochi guai
con la giustizia, andando incontro alla condanna a morte per
un omicidio commesso nel corso di una rissa. Per sfuggire alla condanna
girovagò tra Napoli, la Sicilia e Malta, lasciando in ogni luogo tracce
preziose della sua impareggiabile arte.
Connotata da un realismo drammatico e dal gioco
di luci e ombre che esalta l'inquietudine dei personaggi, la produzione del
Caravaggio venne resa immortale da capolavori assoluti "I Bari",
"Vocazione di San Matteo", "Incredulità di San Tommaso",
"Cena in Emmaus" e "Deposizione di Cristo". Dipinti che
impreziosiscono i principali musei del mondo, dalla Galleria Borghese di
Roma alla National Gallery di Londra, dal Museo dell'Ermitage di San
Pietroburgo al Metropolitan Museum of Art di New York.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/1519004
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