Goditi
l’estate.
Che mai come
quest’anno
l’inverno è
stato lungo.
E ti è costato
caro.
Ti ricordi
quante volte hai detto:
Ho bisogno di
quel sole che non finisce mai.
Ho bisogno di
restare in spiaggia fino a tardi.
Di essere
abbracciata dal rumore delle onde.
Ho bisogno del
cielo limpido di sera.
E del rumore
dei sogni che si perdono nel mare.
Ti ricordi?
Goditi
l’estate.
Che l’estate è
poesia.
E la poesia
è il punto di
partenza per qualsiasi destinazione.
E non è
facile, lo so.
Riuscire a
riposare.
Riuscire a
ripartire.
Anche se il
corpo te lo chiede.
Anche se la
stanchezza ha preso il posto della fantasia.
Anche se è
quello che desideri con tutte le tue forze.
Lo so.
Che hai speso
troppo tempo a non essere felice.
E adesso hai
paura di non riuscire ad esserlo mai più.
Molto spesso
diventiamo nemici di noi stessi.
Proprio quando
dovremmo esserci compagni.
Ascoltami.
Goditi
l’estate.
Sono quei tre
mesi magici
dove tutto può
succedere.
Dove inizi a
mangiare da una parte.
Finisci a bere
in un’altra.
E poi a
ballare da un’altra parte ancora.
Dove si dorme
al massimo tre ore.
E la mattina
ci si sveglia ancora ubriachi.
Stanchi.
Sfatti.
Finiti.
Ma felici.
E il gelato è
sempre ammesso.
E la gente
bussa sull’anguria per sentire se è matura.
E la birra è
sempre buona.
Anche quella
che non vale un ca@@o.
E il profumo
della notte è qualche cosa di inaudito.
Dove un fine
settimana fuori, può diventare un viaggio.
Da fare anche
da soli.
Dove un
barbecue è sempre acceso
ad arrostire
qualche cosa.
E qualcuno da
qualche parte suona.
Perché è in
buona compagnia.
E la tristezza
te la fa passare.
Goditi
l’estate.
Hai tutto un
nuovo inverno
per ucciderti
di noia.
Per stare
dentro casa.
E massacrarti
di domande inutili.
Ma ora no.
Ora esci
fuori.
Apri gli
occhi.
Poco trucco
che tanto non ti serve.
E dopo vivi.
Vivi forte.
Che quando
indossi
la tua
felicità
credimi
hai tutto
quello che ti serve
per essere
bellissima.
Andrew Faber -
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