Dalla metà degli anni Trenta andò incontro alla
fama, collaborando con mostri sacri del jazz, quali Lester Young e Louis
Armstrong, e sfidò il clima di segregazione razziale cantando, tra le prime a
farlo, insieme a musicisti bianchi. Tra i suoi cavalli di battaglia: "God
Bless the Child", "Strange fruit" e "The man I love".
Preda di alcool e droga, morì per le complicazioni di una cirrosi epatica nel
luglio del 1959.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/6068
Nessun commento:
Posta un commento