Formatosi alla Kunstgewerbeschule (scuola
d'arte e mestieri del Museo Austriaco per l'arte e l'industria), dove si era
specializzato in diverse tecniche artistiche come il mosaico e la ceramica, si
fece apprezzare per le decorazioni di alcuni importanti edifici, come il Burgtheater (il
teatro nazionale austriaco), che riflettevano uno stile classico.
Nel 1898, insieme a 18 artisti diede vita alla Secessione viennese,
movimento artistico che intercettava il nuovo gusto dell'Art Nouveau, noto in
lingua tedesca come Jugendstil, ispirato ai colori e alle forme
della natura. Questa corrente, unita allo sfondo dorato dei mosaici bizantini
di Ravenna (che Klimt visitò due volte nel 1903), influenzò il nuovo stile del
pittore austriaco.
In quella fase produsse capolavori immortali come L'albero della vita,
parte delle decorazioni di Palazzo Stoclet (oggi esposte al Museo Kunst di
Vienna) e soprattutto Il bacio, tra i quadri più celebri al mondo e
icona romantica per gli innamorati di ogni paese ed età, custodito al Österreichische
Galerie Belvedere.
Famoso anche per i numerosi ritratti femminili, Klimt scomparve il 6 febbraio
del 1918 e il suo corpo morente venne ritratto dall'allievo Egon Schiele.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/1085001
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