Il loro obiettivo
era quello di studiare il movimento del carbonio nella fotosintesi.
Per riuscirci Martin Kamen e Sam Ruben,
ricercatori dell' Università di Berkeley, speravano di poter usare uno
degli**isotopi **di questo elemento (atomi di carbonio che presentano un
numero di neutroni nel nucleo diverso da sei): il carbonio 11. Purtroppo
per loro questo atomo è molto difficile da tracciare in quanto resiste nella
sua forma stabile appena 21 minuti.
Per
questo motivo, i due erano da tempo molto demoralizzati. Tuttavia, quella
mattina del 27 febbraio 1940, analizzando i dati relativi a cinque
giorni di esperimenti realizzati con il ciclotrone dell'università
alla ricerca di questo isotopo, Kamen e Ruben trovarono qualcosa di cui
rallegrarsi: un nuovo isotopo del carbonio con sei protoni e ben 8 neutroni,
il carbonio 14. A tradire la presenza di questo atomo fu l'energia
da lui emessa. Questo infatti è un isotopo radioattivo, ovvero si trasforma
(decade) nel tempo in un altro elemento, l'azoto 14, emettendo energia. Questo
atomo, inoltre, è molto più stabile del suo fratello più piccolo: ha un' emivita (cioè un tempo di
decadimento) di più di 5mila anni.
I due ricercatori
si concentrarono sulla loro scoperta per due anni poi, con l'ingresso
degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale, furono
dirottati su altri campi di ricerca. Kamen, immigrato dal Canada, venne
chiamato a lavorare al Progetto Manhattan, salvo venire licenziato nel
1944 e cacciato da Berkeley perché sospettato di essere una spia del Kgb,
il servizio segreto sovietico. Sette anni dopo sarebbe stato formalmente
accusato e processato, e gli sarebbe stato tolto il passaporto. Solo alla fine
degli anni'50 sarebbe riuscito a liberarsi delle accuse e a riabilitare la sua
reputazione. Sam Ruben invece cominciò a studiare le proprietà di un gas
velenoso realizzato con il carbonio 11, il fosgene, e morì
in seguito a un incidente di laboratorio.
Chi
si dedicò seriamente, e con successo, allo studio di questo isotopo del
carbonio fu invece, dieci anni dopo la sua scoperta, Willard Frank
Libby, chimico dell' Università di Chicago. Il ricercatore calcolò che
l'emivita dell'isotopo era di 5568 anni, un valore molto vicino a quello
indicato nel 1962 dai ricercatori dell' Università di Cambridge oggi considerato valido.
Libby teorizzò anche che analizzando il contenuto di **carbonio 14 **di
un reperto di origine organica, non più antico di 60mila anni, fosse possibile
ricostruire la sua origine temporale. E mise a punto una tecnica che gli
permise di datare perfettamente un'imbarcazione risalente all'Antico Egitto.
Una tecnica, oggi conosciuta come datazione al radiocarbonio, che gli valse la vittoria
del premio Nobel per la Chimica nel 1962 e che rivoluzionò l'archeologia.
https://www.wired.it/scienza/lab/2014/02/27/scoperta-carbonio-14/
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