Inaugurata la prima metropolitana italiana: Con una nazione intera in procinto di mettersi al volante
di un'automobile, la Capitale sceglie la "via sotterranea",
inaugurando l'era underground a livello nazionale. La prima metropolitana
italiana vede la luce in un periodo di profonde trasformazioni e di rilancio
economico.
L'Italia del 1955 è quella che va incontro
al boom economico. Inizia adesso a delinearsi la società dei
consumi, che trova i suoi status symbol nell'automobile, a cominciare
dalle 600 e 500 della FIAT (prodotte
rispettivamente dal '55 e dal '57), e nel televisore, grazie alle trasmissioni
regolari della RAI cominciate l'anno precedente. Al cinema, tra gennaio e
febbraio, danno il capolavoro di Elia Kazan Fronte del porto, con
un memorabile Marlon Brando (premiato con l'Oscar per il migliore attore
protagonista).
Anche a Roma si respira un clima di crescita e
ottimismo per un evento destinato a mutare l'assetto urbanistico e sociale
della città. Le Olimpiadi del 1960 si terranno qui, dopo aver
battuto la concorrenza di Losanna. Si mette mano a un'ambiziosa progettazione
di opere, dalla viabilità all'edilizia residenziale passando per i trasporti.
Il primo importante traguardo è il completamento dei lavori della linea
metropolitana tra l'EUR e la stazione Termini.
I lavori, in realtà, erano partiti nel 1938, in
piena epoca fascista. Il progetto prevedeva la realizzazione di un servizio di
collegamento ferroviario rapido tra la stazione centrale e il nuovo quartiere
residenziale (in seguito denominato EUR), che avrebbe dovuto ospitare
l'Esposizione Universale del 1942. La manifestazione era saltata per l'entrata
in guerra dell'Italia, che aveva conseguentemente fermato i lavori della metro.
Ripresa nel 1948, l'opera è portata a termine
sette anni dopo. L'inaugurazione viene fissata per mercoledì 9 febbraio. A
presiedere la cerimonia del taglio del nastro è il presidente della
Repubblica, Luigi Einaudi, affiancato dal primo cittadino Salvatore
Rebecchini, l'artefice della cosiddetta "grande espansione"
dell'Urbe. Viene effettuata una corsa inaugurale con l'illustre ospite, lungo
il percorso Roma Termini-Eur, coperto in circa 14 minuti.
Il giorno successivo entra in funzione il
servizio regolare e per i cittadini è un vantaggio non da poco attraversare la
città in uno spazio di tempo così ristretto. Certo, nelle grandi città europee,
come Londra, Parigi e Berlino, esiste una rete più estesa e i Romani vorrebbero
mettersi al passo con gli altri. Innumerevoli ostacoli di natura burocratica,
politica e tecnica (in primis i frequenti stop dovuti al rinvenimento di
testimonianze archeologiche) finiscono però col ritardare l'avvio dei lavori di
ampliamento.
La costruzione della seconda linea, tra Anagnina
e quartiere Prati, ha inizio nel 1964, anno in cui viene aperto il primo tratto
della Metropolitana di Milano che in meno di dieci anni compie
il sorpasso, diventando la più estesa d'Italia. Tra intoppi e rallentamenti di
varia natura, la seconda linea viene portata a termine nel 1980 e in questo
momento si decide la denominazione dei due percorsi: la Linea A (di
color arancione) copre il tratto da Anagnina a Ottaviano; la Linea B (blu)
Termini-Laurentina.
Il 2006 è l'annus horribilis: un grave
incidente tra due convogli causa la morte di una donna e il ferimento di 200
persone.
Ampliata con una seconda diramazione della Linea
B, terminata nel 2012, la metro capitolina è attualmente la seconda più grande
d'Italia per estensione, dopo quella milanese. In cantiere c'è il
completamento, previsto per il 2023, della Linea C.
Inaugurata
la prima metropolitana italiana - Almanacco
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