Etichette

sabato 12 febbraio 2022

Lo Sapevate Che: Anna Pavlova, la ballerina che voleva essere un cigno e finì per ispirare una torta: Il mondo della danza deve molto ad Anna Pavlovna Pavlova, originaria di San Pietroburgo, annoverata tra le più celebri ballerine di inizio '900.

 

Se la paternità del dolce rimane un mistero, la donna che la ispirò fu senza dubbio una delle danzatrici più amate del secolo.

 

Aveva otto anni quando vide il suo primo balletto. La accompagnava la mamma, la portò a vedere La bella addormentata, un classico. E come tutte le bambine prima di lei, e tutte quelle dopo di lei, rimase incantata dallo spettacolo e decise che voleva ballare. Ma non tutte le bambine vengono ammesse a soli dieci anni alla Scuola dei Balletti Imperiali di San Pietroburgo. Le ballerine dell’epoca erano robuste, muscolose. Lei veniva presa in giro dai compagni, perché aveva un fisico esangue, malaticcio, veniva da una famiglia di poveri contadini. La chiamarono “la petite sauvage” e “la scopa”. Ma ad Anna non importava, lei voleva solo danzare.

Affinò la tecnica, diventò la più brava. Una volta preso il diploma, arrivarono i ruoli. Il famoso coreografo Marius Petipa si innamorò della sua fisicità e le diede ruoli prestigiosi, che scrisse per lei. Anna riuscì a debuttare nel Balletto Imperiale come Coryphée, un ruolo più elevato rispetto a quello più “semplice” di ballerina di fila.

Lei si chiamava Anna, Anna Pavlova, e non ballò mai, nemmeno per un giorno, nel corpo di ballo. Lei fu subito grande. Non poteva confondersi nella massa, la ragazza destinata a cambiare il mondo della danza, a inventare le scarpette da ballo, a diventare un cigno. Era una ballerina esile e aggraziata: fu Flora, poi diventò Giselle, acquisendo sempre più notorietà con il grande pubblico. Interpretò dee e principesse, sacerdotesse, regine e baiadere. Ballò come la principessa Florine in La bella addormentata nel bosco, come desiderava da bambina, tutto ritorna.

https://www.harpersbazaar.com/it/cultura/a36074446/anna-pavlova-storia/

 


Nessun commento:

Posta un commento