La rivincita dei sentimenti
Nato a Firenze il 12 febbraio 1923 Franco Zeffirelli
si diploma all'Accademia di Belle Arti della sua città e dopo aver frequentato architettura
s'interessa di prosa lavorando a Radio Firenze (1946). Essendo anche attore di
formazione debutta nel cinema nel 1947 interpretando il ruolo di Filippo
Garrone ne "L'onorevole Angelina" di Luigi Zampa ed assistendo Luchino Visconti sul
set de "La terra trema"; esordisce come regista teatrale due anni
dopo con "Lulù" ed in seguito si dedica con notevole successo alla
regia di opere liriche, attività che svolge con continuità.
Curiosità: il suo nome completo è Gian Franco Corsi
Zeffirelli. Avrebbe dovuto chiamarsi Zeffiretti, cognome scelto dalla madre in
onore a Mozart (da una sua aria), ma l'impiegato dell'anagrafe sbagliò la
trascrizione.
Tra gli anni '40 e '50 comincia ad affiancare registi celebri
come Michelangelo Antonioni, Vittorio De Sica e Roberto Rossellini.
Il primo film da lui diretto, dopo esser stato aiuto
di Pietrangeli per "Il sole negli occhi" e "Lo scapolo" (e
nuovamente di Visconti per
"Senso"), è "Camping" (1958), una commedia sentimentale
giudicata dalla critica ancora piuttosto convenzionale.
Uno stile più personale dimostrerà invece in "La
bisbetica domata" (1967) ed in "Romeo e Giulietta"
(1968), brillanti trascrizioni shakespeariane
realizzate, a giudizio degli esperti, con notevole gusto e sorvegliata eleganza
figurativa.
Sempre con Visconti,
di cui ormai è collaboratore fidatissimo, si occupa tra il 1948 e il 1953 delle
scenografie per opere di Cechov, Shakespeare e
Williams.
Ancora a proposito degli allestimenti teatrali sono da
ricordare i cimenti in opere classiche come l'Otello di Shakespeare (che
presenta al festival di Stratford-on-Avon nel 1961) e l'Aida di Giuseppe Verdi,
nonché nelle produzioni contemporanee come "Chi ha paura di Virginia Woolf?"
di Albee.
Nel cinema restano famose le sue trasposizioni
letterarie: dalla romantica vicenda di "Romeo e Giulietta"
del 1968, a una sentita biografia del poverello d'Assisi, ossia il San Francesco per
la verità un pò oleografo di "Fratello sole, sorella luna" del 1972,
all' "Amleto" del 1990, nell'interpretazione di Mel Gibson.
La sua opera è dominata da una vena romantica di
accurata sensibilità sia per il particolare che per la definizione dei
personaggi. Resta memorabile il suo Gesù di Nazareth del 1977, entrato nella
storia del cinema per il ritratto particolarmente umano del Cristo,
la cui eterea spiritualità pervade l'intera opera.
Infine nel campo dell'opera lirica non si possono
dimenticare le storiche produzioni con le maggiori protagoniste del canto di
ogni tempo (accompagnate, va da sé, dai grandissimi direttori allora in
circolazione. Un nome per tutti: Carlo Maria Giulini), a cominciare dalla
leggendaria "Traviata" con la sconvolgente Maria Callas fino
alla "Lucia di Lammermoor"
con la Sutherland, produzioni ancora largamente rimpiante dagli appassionati.
Franco Zeffirelli muore a Roma all'età di 96 anni, il
15 giugno 2019.
Filmografia
- Camping (1957)
- La bisbetica domata (1967)
- Romeo e Giulietta (1968)
- Fratello Sole sorella Luna (1971)
- Gesù di Nazareth (1977)
- Il campione (1979)
- Amore senz fine (1980)
- Giuseppe Verdi La Traviata (1982)
- Così è se vi pare (1986)
- Otello (1986)
- Pietro Mascagni. Cavalleria
rusticana (1988)
- Ruggero Leoncavallo. Pagliacci (1988)
- Giacomo Puccini. La Boheme (1988)
- Il giovane Toscanini (1988)
- Amleto (1990)
- Giacomo Puccini. Turandot (1991)
Video
- Storia di una
capinera (1993) Video
- Jane Eyre (1995) Video
- Un tè con Mussolini (1998)
- Callas Forever (2001)
Riconoscimenti artistici
- 1969: nomination all'Oscar, Miglior Regia,
per Romeo e Giulietta, 1968.
- 1982: Notion, Razzie Award, Peggior Regia,
Endless Love, 1981.
- 1983: nomination all'Oscar, Miglior Regia e
Allestimento Scenografico per La Traviata.
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