Il complesso composto dall'Eremo
o Rotonda di Montesiepi e dalle rovine della grande Abbazia di Circestense di
San Galgano è uno dei più suggestivi che si trovano in Toscana.
Nella Rotonda di Montesiepi si
trova, infissa nella roccia, la Spada di San Galgano.
Anche se può sembrare strano
la Rotonda di Montesiepi è più antica della grande Abbazia.
Infatti la Rotonda di Montesiepi fu edificata tra il 1182 ed il 1185, sopra alla capanna sulla collina ove San Galgano visse il suo ultimo anno di vita, proprio dove aveva infisso la Sua Spada nella roccia.
La Rotonda di Montesiepi fu quindi la prima Tomba del Santo, che fu sepolto a nord della spada come a vedere, attraverso la porta di ingresso, Chiusdi
La Grande Abbazia di San
Galgano
Solo
nel 1220 (o 1218?) fu iniziata la costruzione della Grande Abbazia a
valle.
I lavori di costruzione durano fino al 1268, quando venne ufficialmente consacrata dal Vescovo di Volterra Alberto Solari.
Poi cento anni di grande splendore fino al 1364 a cui seguì la lenta decadenza data dalla sventurata pratica della Commenda.
I lavori di costruzione durano fino al 1268, quando venne ufficialmente consacrata dal Vescovo di Volterra Alberto Solari.
Poi cento anni di grande splendore fino al 1364 a cui seguì la lenta decadenza data dalla sventurata pratica della Commenda.
Eremo di Montesiepi
Un
fatto sopra ogni altro: nel 1550 il Commendatario Girolamo Vitelli arrivò a
vendere (dopo i gioielli e chissà cosa altro) il tetto in piombo.
Nonostante alcuni tentativi
di ripristinare il convento alla fine nel 1789, dopo che la Rotonda di
Montesiepi fu elevata a Pieve, la grande abbazia venne sconsacrata e lasciata
definitivamente alla rovina.
Dal 1 Settembre 2017 il complesso
di San Galgano è passato come proprietà dal Mibact al Comune di Chiusdino.
La spada nella roccia
La
spada nella Roccia infissa nel 1180 da San Galgano (Guidotti) sull'Eremo di
Montesiepi.
Questo fu il primo miracolo
noto di San Galgano (ne sono poi documentati altri 18) ... e, a distanza di
oltre 800 anni, è ancora visibile.
La spada nella roccia
Un
po' come Re Artu ... un bischero, diversi anni fa, tentò di estrarre la spada
rompendola all'altezza dell'elsa.
Da allora una teca protegge
la spada dalla umana stupidità.
http://www.sangalgano.info/figure_it.html
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