A vederla in questa gallery, l'Italia di
cinquant'anni fa è un paese in bianco e nero, un po' puritano ma pieno di
speranze e di fermenti culturali che vanno dal giornalismo di Oriana Fallaci al
cinema dei grandi maestri (Pasolini, Rosi, Visconti...). E gli italiani?
Acquistano automobili e tv, e assistono da spettatori a grandi eventi, dalla
morte di Giovanni XXIII al disastro del Vajont.
Com'era l'Italia cinquant'anni fa? La ritroviamo in
queste foto in bianco e nero alla fine del boom economico, mentre si appresta a
entrare in una fase più "problematica" che porterà alla prima crisi della lira e alla sua svalutazione. È l'Italia che sta per conoscere l'orrore
della speculazione edilizia, un Paese ingenuo e
forse un poco puritano, raccontato in modo magistrale dal film Comizi
d'amore di Pierpaolo Pasolini. Un Paese che piomba
nella tragedia quando crolla la diga del Vajont, portandosi dietro
un'intera vallata e più di 1.900 morti in una notte.
Ma l'Italia del '63 è anche una nazione al centro del mondo, come rivela la
visita ufficiale di John Fitzgerald Kennedy, in uno dei suoi ultimi
bagni di folla da presidente (verrà ucciso a Dallas pochi mesi dopo). E il
tempo non ha domato il suo spirito di fabbrica di talenti: quell'anno
l'italiano Giulio Natta vince il Premio Nobel per la
chimica, le interviste di Oriana Fallaci fanno il giro del
globo e alcuni giovani intellettuali danno vita al Gruppo 63, che darà una scossa salutare alla cultura europea.
Anche i numeri sono quelli di una crescita, in tutti i sensi. La Fiat nel '63 vende 650 mila autovetture (seguita dall'Alfa Romeo con 50
mila). La Rai quadruplica i suoi abbonati rispetto
a 5 anni prima, toccando quota 4 milioni e 285 mila. E aumentano deputati e
senatori, che passano rispettivamente a 630 e 315, cifra che persiste ancora
oggi. Uno dei tanti lasciti di quell'Italia in bianco e nero che, nel bene o
nel male, rappresenta un punto nodale della nostra storia. Vedere per credere.
Cresce il numero degli
abbonati Rai che ora sono 4 milioni 285 mila: 4 volte quelli del 1957. Tra i
programmi più seguiti c'è Carosello, siparietto di spot d'autore che va in onda
dal 1957 ogni sera dalle 20 e 50 alle 21. Il 1963 è l'anno di Calimero, il
pulcino nero che diventa in breve tempo la mascotte degli italiani. Ma è anche
l'anno in cui la trasmissione si prende due pause forzate, una a giugno per la
morte di Papa Giovanni XXIII e l'altra a novembre quando viene assassinato il
presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy.| CORBIS
Oriana Fallaci ha appena pubblicato Penelope a New York, la sua
prima opera narrativa. Ma il successo non le fa abbandonare il giornalismo. Il
1963 è l'anno delle grandi interviste pubblicate dal settimanale L'Europeo: dalla
senatrice Lina
Merlin a Paul
Newman.
Pier Paolo Pasolini intervista
gli italiani su amore, sesso ed emancipazione femminile per il
documentario Comizi
d'amore. Ne viene fuori è il ritratto di un paese puritano e naive,
ma all'orizzonte si intravede l'anelito alla libertà delle nuove generazioni.
Il 68 è già nell'aria.
John Fitzgerald Kennedy a
Napoli. A luglio il Presidente degli Stati Uniti viene in visita ufficiale in
Italia, dove incontra il neo-eletto Papa Paolo VI e anche i leader politici
dell'epoca, compreso il comunista Palmiro
Togliatti. In questa foto è protagonista di un inatteso bagno
di folla a Napoli, che svela quanto fosse (troppo?) largo il cordone di
sicurezza attorno a lui. Kennedy lascia l'Italia con la promessa di tornarci
presto assieme a sua moglie Jaqueline.
Ma non potrà mantenere l'impegno: il 22 novembre dello stesso anno morirà
vittima di un attentato a Dallas.
Le mani sulla città. Il
regista Francesco
Rosi gira un film per raccontare la speculazione
immobiliare a Napoli, a opera di affaristi e politci senza scrupoli. Vincerà
il Leone d'oro a
Venezia e sarà tristemente profetico: proprio quell'anno il parlamento boccia
la riforma urbanistica del ministro Fiorentino
Sullo che prevedeva che i comuni provvedessero da sé
all'edilizia, cedendo attraverso un'asta pubblica il diritto di superficie
delle aree ai costruttori, ma non la proprietà dei terreni che sarebbe dovuta
restare nelle mani dello stato. Un freno alle ambizioni dei palazzinari che gli
costerà una dura campagna diffamatoria e la pesa di distanza di esponenti del
suo stesso partito (la DC).
Il 3 giugno si spegne Giovanni XXIII, il
"Papa buono". Era stato eletto nel 1958. Ma in soli 5 anni di
pontificato riuscì a compiere una grande opera di rinnovamento della Chiesa,
stabilendo un rapporto più amichevole con i fedeli e indicendo il Concilio Vaticano II che
per la prima volta apriva la discussione sulla religione cattolica a prelati
provenienti da tutto il mondo, anche dai luoghi ai margini della Chiesa di
Roma.
Giulio Natta vince il Premio Nobel per la chimica,
assieme a Karl Ziegler, per aver scoperto i catalizzatori di Ziegler-Natta.
Nel 1956 gli era stato diagnosticato il morbo di Parkinson.
L'artista Christo impacchetta
un'antica statua romana. Col tempo arriverà ad impacchettare anche monumenti e
interi paesaggi, per restituirgli "mistero". Il 1963 in Italia è un
anno molto fecondo dal punto di vista artistico: sono gli anni dell'informale e
della scuola romana, che introduce il "pop" nella pittura italiana
anche grazie ad artisti come Mario
Schifano.| CORBIS
Il poeta Edoardo Sanguineti. Il
suo nome negli anni 60 sarà legato al Gruppo 63, un movimento lettarario che si
forma nel 1963 a Plermo con l'intento di modernizzare la cultura italiana,
ancora legata a schemi del passato. Ne faranno parte, tra gli altri, Nanni Balestrini, Furio Colombo, Umberto
Eco, Giorgio Manganelli e Luigi Malerba.
La Camera dei
Deputati. Con la legge
costituzionale n. 2 del 1963 viene stabilito un numero fisso di deputati e
senatori, pari a 630 e 315. Nela precedente formulazione approvata dall'Assemblea Costituente,
il numero dei parlamentari variava col variare della popolazione, con un
deputato ogni 80 mila abitanti e un senatore ogni 200 mila. Se fosse rimasta in
vigore la vecchia regola, oggi avremmo 750 deputati e 375 senatori.
Acqua alta a Venezia. Nell'aprile 1963 l'acqua alta nel capoluogo
veneto raggiunge i 112 centimetri. L'Italia è reduce da uno degli inverni più
rigidi della sua storia, con neve e temperature che raggiungono i -15° del
Trentino.
Nasce la nuova Scuola Media che
unifica tutte le scuole medie inferiori in un unico tipo di scuola. Scompaiono
le scuole di avviamento professionale e il terzo ciclo delle elementari.
L'orario passa a 25 ore settimanali e già nel 63 la nuova scuola media apre le
porte a ben 600.000 studenti che fino ad allora non erano andati oltre la
quinta elementare o l'avviamento professionale.
Liz Taylor a Roma. Si gira Cleopatra, uno dei film
più costosi della storia del cinema. La protagonista Liz Taylor ha preteso che
la troupe si spostasse a Roma da Londra per via del clima. Sono gli anni
di Cinecittà e
della dolce vita.
Il distastro del
Vajont. Il 9 ottobre una
frana cade nel bacino del Vajont. L'acqua tracima, supera una diga e trasporta
a valle 270 milioni di metri cubi di rocce e detriti che
sommergono la vallata, distruggendo in pochi istanti la cittadina di Longarone
e, totalmente o parzialmente, le frazioni di Frasègn, Le Spesse,
Cristo, Pineda, Ceva, Prada, Marzana, San Martino, Rivalta, Pirago, Faè, Villanova, Codissago e
Pirago. I morti sono 1917 (1450 solo a Longarone). Secondo le valutazioni
processuali la tragedia si sarebbe potuta evitare: la zona scelta per la
costruzione della diga del Vajont da parte della società SADE era una zona
notoriamente franosa e da alcuni anni la montagna avava cominciato a muoversi.
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