Già oggi le ondate di calore rendono i
decolli più difficili, ma andrà peggio: serviranno piste più lunghe,
restrizioni di peso sui bagagli e, forse, bisognerà anche lasciare a terra
qualcuno.
Il trasporto
aereo è responsabile del 2% delle emissioni globali di gas serra (il 12% delle
emissioni del settore trasporti): dà un contributo significativo al
riscaldamento globale e, allo stesso tempo, è uno dei comparti che più ne
risente e ne risentirà.
IL PROBLEMA È PARTIRE. Studi
passati avevano già messo in evidenza che, con l'aumento delle temperature,
dovremo sopportare voli più turbolenti e ritardi dovuti a rotte più lunghe,
ostacolate dai venti. Ora un nuovo lavoro si concentra sul problema del decollo:
le ondate di calore come quelle che stanno caratterizzando l'estate 2017
rendono più difficile sollevare un'aeromobile da terra.
Secondo
l'analisi della Columbia University pubblicata su Climate Change, dalla metà del secolo il
10-30% di tutti i voli in partenza nelle ore più calde del giorno richiederà
una qualche restrizione di peso al di fuori delle regole attualmente fissate.
ARIA CHE "NON REGGE". Come
ogni fluido, anche l'aria quando si riscalda si espande, e la sua densità
diminuisce. Con essa diminuisce anche la portanza, ossia la forza di sollevamento
esercitata dall'aria sulle ali dell'aereo, necessaria per sostenerlo in volo.
Una minore portanza significa minore capacità di sollevare peso - quindi meno
passeggeri, oppure meno bagagli - ma anche piste di decollo più lunghe, non
disponibili ovunque.
DA CLIENTI A ZAVORRE. I
ricercatori hanno utilizzato i modelli climatici attuali per prevedere
l'eventualità di ondate di calore su 19 grandi aeroporti di Stati Uniti,
Europa, Medio Oriente e Cina in un periodo compreso tra il 2060 e il 2080 (lo
studio è un'espansione di un lavoro
precedente, che considerava solo 4 grandi aeroporti americani). Per alcuni
scali internazionali, a bassa quota e in regioni temperate, come il John F.
Kennedy di New York, Heathrow a Londra o Charles de Gaulle a Parigi, l'impatto
sarà minimo.
Ma in
aeroporti con piste più corte, come il La Guardia (New York), nei giorni più
caldi un Boeing 737-800 potrebbe dover rinunciare a parte del carico in più
della metà dei casi. Secondo lo studio le restrizioni di peso potrebbero
riguardare tra lo 0,5 e il 4% del carico totale di un aereo da 160 posti.
Significa lasciare a terra da 3 a 13 passeggeri.
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