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mercoledì 7 agosto 2019

Lo Sapevate Che: Cultura: Le "trappole della logica" più sfruttate nelle discussioni...


Le usano i politici ma anche le persone più scaltre per convincere gli altri delle loro ragioni. Conoscerle permette di non cascarci. Leggi anche l'approfondimento: come funziona la persuasione: mini guida per discutere e convincere le persone (senza giocare sporco).

Potete osservarle all’opera in qualsiasi talk show televisivo: sono le “trappole della logica”, che i persuasori professionisti, come i politici, usano per minare i ragionamenti degli altri, soprattutto agli occhi del pubblico (il vero destinatario del raggiro). Meglio saperle individuare, per evitare di cascarci. In questa gallery vi presentiamo le principali. Se il vostro obbiettivo non è convincere ma “vincere” una discussione, potete anche sfruttarle a vostro vantaggio.



SCOMMESSE STATISTICHE Convincere che alcuni eventi casuali accadranno perché “statisticamente” dovrebbe essere così.


 FALSE CAUSE Presumere che, poiché due eventi sono accaduti insieme o in sequenza, uno debba essere la causa dell’altro.


ECCEZIONI SPECIALI Se un’affermazione si rivela falsa, o un evento prova il contrario di quanto sostenuto, dire che si tratta di eccezioni.


BIANCO O NERO Presentare solo due possibili soluzioni a un problema, inconciliabili tra loro, nascondendo l’esistenza di terze vie.


PREGIUDIZIO SULLE ORIGINI Giudicare una cosa o una persona “giusta o sbagliata” sulla base delle sue origini o del contesto da cui proviene.


 ARGOMENTI CIRCOLARI Sostenere la verità di una cosa in quanto quella cosa è data come senz’altro vera: “Il prof. Smith ha ragione. È scritto nel suo libro”.
18 AGOSTO 2015


 DOMANDE MINATE Fare una domanda che contenga un’affermazione falsa o offensiva per l’avversario, per costringerlo a mettersi in difesa


EFFETTO CARROZZONE Convincere della necessità di fare qualche cosa semplicemente perché lo fanno in molti, e “i molti” hanno sempre ragione.


APPELLO ALL’AUTORITÀ Affermare a proprio vantaggio, in assenza di altri argomenti, l’opinione di qualcuno di autorevole come fosse indiscutibile.


APPELLO ALLE EMOZIONI Suscitare le emozioni altrui (rabbia, dolore, compassione, fierezza) e approfittarne per affermare le proprie convinzioni.



DOPPIA SVALUTAZIONE Affermare che, poiché una tra le ragioni dell’altro è meno forte o contiene un errore, anche il resto è falso o privo di valore.


UNA PARTE PER IL TUTTO Presumere che quello che è vero per una parte di una questione complessa debba essere vero anche per tutto il resto.


SFRUTTARE GLI ANEDDOTI Citare un’esperienza personale o un evento isolato per invalidare le ragioni altrui, soprattutto se sostenute da statistiche.


MANIPOLARRE I DATI Presentare gruppi di dati statistici inventando connessioni di causa-effetto favorevoli con quanto si vuole sostenere.


TERMINI AMBIGUI Utilizzare parole dal doppio significato o espressioni ambigue per rappresentare falsamente la realtà.


INCREDULITÀ Sostenere che, poiché una cosa è difficile da capire per una “persona normale”, deve per forza essere falsa.


L’ONERE DELLA PROVA Dire qualcosa e sfidare l’altro a provarne la falsità. Ma l’onere della prova è sempre di chi afferma, non di chi ascolta.


AD PERSONAM Attaccare il carattere e i tratti personali (anche fisici) del proprio avversario anziché rispondere ai suoi argomenti.


 CADUTA SENZA FRENI Affermare che, se si permetterà che A accada, allora di conseguenza accadrà anche B, poi C, D... fino all’Apocalisse.


APPELLO ALLA NATURA Presumere che, poiché una data cosa è “naturale”, questa sia di conseguenza anche valida, giustificata, inevitabile o ideale.


APPELLO ALLA PUREZZA Tirare in causa la “purezza”: “Tutti i napoletani amano cantare”. “Sono di Napoli e non canto”. “Non sei un vero napoletano”.


TU QUOQUE! ANCHE TU! Evitare di affrontare gli argomenti di una critica accusando chi l’ha fatta di aver commesso gli stessi errori.



AVVERSARIO PUPAZZO Presentare le posizioni dell’avversario esagerandole ed estremizzandole, per sembrare a confronto più ragionevoli.



LA VERITÀ STA NEL MEZZO Sostenere che nel compromesso, nel punto mediano tra due ragioni, sta la verità... È falso: la verità sta dove sta.
Leggi anche l'approfondimento: 
come funziona la persuasione: mini guida per discutere e convincere le persone (senza giocare sporco).

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