90 Anni, Gioie, Rimorsi,
Tormenti Attraverso Un Secolo
Lei pensa alla morte? La Spaventa l’idea della morte?
“Naturalmente io penso alla morte. Spesso mi accade di anticiparla nel pensiero, di sentirla più vicina di quello che sia nella realtà. Ma, come lei può ben immaginare, una persona vecchia come me teme non la morte bensì la sofferenza. Credo sia il pensiero che angoscia tutti gli anziani: la lunga malattia prima della morte, la decadenza inarrestabile, la paura di restare per anni senza coscienza, essendo di peso ai propri familiari. Io vivo tra vecchi e so quanti desidererebbero la morte piuttosto che il continuare una vita inutile”.
Tuttavia la morte è considerata di per se stessa, indipendentemente dal pensiero della decadenza e della sofferenza, il maggiore dei mali…
“Non mi spaventa la morte, perché considero la fine della vita come l’inizio dell’eterno riposo. E mi creda, arrivati a una certa età soprattutto di riposo si sente il bisogno. Una delle frasi che ritornano più spesso nelle mie conversazioni con gli amici, o nelle mie lettere, suona così: “se sapessi come sono stanco”. Uso spesso l’espressione “stanchezza mortale”. Sono infatti, in questo stesso momento in cui stiamo parlando, mortalmente stanco. Di che cosa mai ha bisogno uno che si dichiara mortalmente stanco se non di riposo? E qual è il riposo che il mortalmente stanco desidera se non il riposo eterno?”
Alberto Papuzzi (17 ottobre 1999)
Norberto Bobbio – Il dubbio e la ragione
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