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giovedì 14 marzo 2013

Lo Sapevate che: Candidature...

Candidature, Quando Mi Chiesero Di
Fare Il ministro

Con le elezioni alle spalle, possiamo fare qualche riflessione
sul tema delle candidature. Già sono state dette molte cose sui magistrati che hanno sentito il desiderio di candidarsi per un seggio in parlamento. Fermo restando che ogni cittadino (con la fedina penale in ordine) ha il diritto di aspirare a un seggio in parlamento, penso anch’io, come molti, che fra le due carriere (politica e magistratura) vi sia qualche incompatibilità: non giuridica ma di fatto. Occorre prudenza, pertanto. E’ locazioni diverse, cito cambiare attività nella vita, e scoprire vocazioni diverse, così come è lecito sposarsi di nuovo dopo un divorzio, ma andiamoci piano. Lo stesso vale per chi fa il mio mestiere. Si può scegliere la militanza politica e si può scegliere il giornalismo: ma fra le due carriere qualche incompatibilità secondo me, esiste.
Quando alcuni colleghi, in quest’ultima campagna, hanno presentato la candidatura per il parlamento, qualcuno mi ha chiesto per associazione di idee se nella mia vita abbia mai ricevuto la proposta di candidarmi. Ho risposto di no: in tanti anni, nessuno è mai venuto a cercarmi: La qual cosa potrebbe anche dare luogo a un complesso di inferiorità. Ma non è il mio caso. Al contrario: sono contento che una candidatura non mi sia mai stata proposta. Perché ciò significa che nessuno, fra gli uomini di partito, ha visto in me un simpatizzante, tanto meno un fiancheggiatore. Oso dedurre che sono sempre stato considerato un osservatore imparziale: non chiedo di meglio. Quanto all’amor proprio, se mi è consentita una piccola vanteria, vi racconterò che una volta mi cercarono piuttosto affannosamente, nel corso di una notte, per offrirmi un posto di ministro: in uno dei così detti governi balneari, quei governi che duravano solo qualche mese, in attesa di nuove elezioni. Non mi trovarono, perché stavo andando per mare, e le comunicazioni telefoniche con le barche, a quei tempi, erano ancora precarie. Se mi avessero raggiunto, comunque avrei risposto di no.
Piero Ottone – Venerdì di Repubblica -1-3-13

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