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giovedì 24 agosto 2017

Lo Sapevate Che: Amici di Le Monde su Pascal sbagliate...



Su Le Monde datato 8 agosto scorso è stato pubblicato un ampio articolo firmato da Vincent Carraud, professore di storia della filosofia. Il tema riguarda un mio editoriale di qualche tempo fa che raccontava d’un recente incontro con papa Francesco. Si trattarono diversi argomenti con Sua Santità tra i quali c’era anche la mia proposta di beatificare Blaise Pascal. Aveva raccontato a Sua Santità qualcosa della breve ma intensissima vita di pascal, alcuni aspetti positivi ed altri negativi. La motivazione di quella mia proposta era soprattutto l’amore verso i poveri che era stato un sentimento costante del pensiero e delle azioni pascaliane ma era emerso soprattutto nel momento della sua morte. Papa Francesco mi aveva detto che sapeva ben poco della vita di Pascal, ma le informazioni che gli avevo dato erano sufficienti, previe le necessarie consultazioni degli organi vaticani preposti a queste questioni. Insomma una pratica aperta ma con la possibilità d’una conclusione positiva. Il tema dei poveri è stato sempre al centro della predicazione di Francesco e anche questo potrebbe attirare la sua attenzione. Per qualche ragione che francamente mi sfugge, l’aspra motivazione del professor Carraud vede l’ipotesi della beatificazione preclusa come un evento deprecabile. Riferisco, per cominciare, le considerazioni contenute nel titolo dell’articolo di Carraud: “Blaise Pascal de peut pas” mériter” la béatification”; “La démarche envisagéè par le pape François est paradoxale”. L’autore di questa frase non nega assolutamente nulla della vita di Pascal: la sua preziosa capacità matematica, il suo intenso riferimento alla logica di Cartesio, l’analoga stima intellettuale per gli “Essais” di Montaigne, ma poi l’imprvvisa “fede” di tipo giansenista che conduce Pascal al ritiro a Port-Royal de Champs. Tutto accettabile anche se molte frasi sono difficilmente accettabili. Carraud apprezza anche i “Penséès” pascaliani e soprattutto il modo della sua morte. Pascal mai come in quei giorni da moribondo apprezzò la vicinanza con i poveri. Voleva essere portato a un pubblico ospedale e messo nel settore dei moribondi poverissimi ma poiché il medico si opponeva, allora pretese dai suoi familiari che uno dei più poveri moribondi fosse portato nella sua casa e messo accanto al suo letto. Purtroppo la morte arrivò a poche ore di distanza e neanche questo suo desiderio fu realizzabile. Carraud queste cose le sa e le cita ma alla fine del suo articolo usa una frase che per me è assolutamente stupefacente ed è la seguente: “”L’orgueil est la concupiscence la plus horrible, car mériter la béatification, c’est ne pas la mériter . On n’a rien mérité de Dieu que sa disgrace”. Mi permetto di essere stupefatto che un grande giornale come “Le Monde” pubblichi articoli di questo genere. Si può essere atei e ridere sui cristiani e sulle beatitudini e santificazioni fatte da un dio che non esiste. Ma Carraud non è un ateo e conclude dicendo che Dio può dare agli uomini soltanto la loro disgrazia. Cari colleghi de Le Monde pensateci bene a quello che pubblicate.
Eugenio Scalfari – Il Vetro Soffiato – L’Espresso – 20 Agosto 2017 -

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