Biografia
Molti lo conoscono come San Nicola di Bari ma
il santo è noto anche come san Nicola di Myra, san Nicola Magno, o san Nicola
dei Lorenesi, san Niccolò e san Nicolò. San Nicola probabilmente
è il santo che vanta il maggior numero di patronati in Italia.
La fama di San Nicola è universale, a
lui sono dedicate in tutto il mondo opere d'arte, monumenti e chiese. Le
informazioni certe sulla sua vita non sono tante. Appartenente ad una ricca
famiglia, Nicola nasce a Patara di Licia, una regione che corrisponde
all'attuale Turchia, il 15 marzo dell'anno 270.
Fin da piccolo Nicola mostra spirito caritatevole e
generosità verso gli altri. Tali doti lo favoriscono nella nomina a Vescovo di
Myra.
Una volta eletto, la tradizione racconta che Nicola
comincia a fare miracoli. Naturalmente questi episodi prodigiosi non sono stati
documentati, quindi può trattarsi di fatti realmente accaduti ma "conditi"
da elementi di fantasia.
Si narra che San Nicola abbia
resuscitato tre giovani morti e placato una terribile tempesta di mare.
Perseguitato per la fede, imprigionato ed esiliato sotto l'imperatore
Diocleziano, riprende l'attività apostolica nel 313, quando viene liberato da
Costantino.
Secondo le fonti del periodo nel 325 Nicola partecipa
al Concilio di Nicea. Durante l'assemblea, Nicola pronuncia dure parole contro
l'Arianesimo a difesa della religione cattolica. La data ed il luogo della
morte di San Nicola non sono sicure: forse a Myra il 6 dicembre 343, nel
Monastero di Sion.
Il culto di San Nicola è
presente nella religione cattolica, nella Chiesa ortodossa e in altre
confessioni facenti capo al Cristianesimo. La sua figura è legata al mito
di Santa Claus (o Klaus) che in Italia è Babbo Natale, l'uomo
barbuto che porta i doni ai bimbi sotto l'albero di Natale. Dopo la morte di
San Nicola, le reliquie rimangono fino al 1087 nella Cattedrale
di Myra.
Poi, quando Myra viene assediata dai musulmani, le
città di Venezia e Bari entrano in
competizione per impossessarsi delle reliquie del Santo e portarle in
Occidente. Sessantadue marinai di Bari organizzano una spedizione marittima,
riescono a trafugare una parte dello scheletro di San Nicola e la portano nella
loro città, l'8 Maggio del 1087.
Le reliquie vengono poste provvisoriamente in una
chiesa, in seguito viene costruita la Basilica in onore del Santo. Il Papa
Urbano II depone i resti del Santo sotto l'altare. Ben presto la Basilica
diventa un punto di incontro tra la Chiesa d'Oriente e la Chiesa d'Occidente.
Nella cripta della Basilica, ancora oggi, si celebrano riti orientali ed
ortodossi.
Da allora il 6 dicembre (data della
morte di San Nicola) e il 9 maggio (data dell'arrivo delle
reliquie in città) diventano giorni festivi per la città di Bari. Nicola
di Myra diventa quindi "Nicola di Bari".
Anche Venezia custodisce alcuni frammenti appartenenti
a San Nicola che i baresi non sono riusciti a portarsi via.
Nel 1099-1100 i Veneziani arrivano a Myra con l'intento di portar via le
reliquie del Santo contese con Bari. I pochi resti rinvenuti vengono custoditi
all'interno della Abbazia di San Nicolò del Lido.
San Nicolò viene proclamato
protettore dei marinai e della flotta navale della Serenissima.
San Nicola è considerato il
Protettore di pescatori, marinai, farmacisti, bottai, profumieri, ragazze in
età da marito, scolari, vittime di errori giudiziari, avvocati,
commercianti e mercanti.
In alcuni Paesi europei il culto di San Nicola è assai
diffuso; tra questi:
- Svizzera;
- Austria;
- Belgio;
- Estonia;
- Francia;
- Repubblica Ceca;
- Germania.
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