Quando classe e raffinatezza
non hanno età
Nata a Cerro Veronese il 20 dicembre 1947, Gigliola
Cinquetti vince il Concorso di Voci Nuove di
Castrocaro con due delicatissimi brani "Sull'acqua" e "Le strade
di notte" di Giorgio Gaber,
a soli 16 anni.
Successi che sembrano
prematuri
Nel 1964 trionfa al XIV Festival di Sanremo con
l'ormai celeberrimo brano che le resterà addosso per sempre: "Non ho
l'età". Il 21 marzo a Copenaghen conquista con lo stesso brano, anche
l'Eurofestival - oggi conosciuto come Eurovision Song
Contest.
L'anno successivo a Napoli (Canzonissima 1964), porta
in finalissima ben due brani "Non ho l'età" che conquista il secondo
posto e "Anema e core" (quarta). Nel 1966 in coppia con Domenico Modugno bissa
il successo a Sanremo.
Il brano è uno dei più belli interpretati da Gigliola
Cinquetti: "Dio, come ti amo".
Al Disco per l'Estate 1967 ottiene un clamoroso
successo, seconda con "La rosa nera".
Con "Alle porte del sole" trionfa a
Canzonissima 1973. All'Eurofestival, una vittoria sfuggita per 6 punti, è
seconda con "Si" e a settembre vince la "Gondola d'oro" per
aver venduto, nell'anno, il maggior numero di dischi con l'LP "Stasera ballo
liscio".
Gigliola Cinquetti negli anni
'80 e '90
Dopo un'assenza di 12 anni ritorna a Sanremo nel 1985
e conquista il terzo posto con "Chiamalo amore".
Le presenze al Festival saranno ben 12.
Oltre alle già citate: "Ho bisogno di
vederti" (1965) - "Sera" (di Roberto Vecchioni,
1968) - "La pioggia" (un successo mondiale, 1969) - "Romantico
blues" (1970) - "Rose nel buio" (1971) - "Gira l'amore
(Caro Bebè)" (1972) - "Mistero" (di Claudio Mattone, 1973) -
"Ciao" (1989) - "Giovane vecchio cuore" (di Giorgio Faletti,
1995).
Nel corso della sua carriera Gigliola Cinquetti ha
partecipato alle più grandi manifestazioni musicali che dagli anni '60 si sono
svolte in Italia. Oltre all'Eurofestival ed a Sanremo ricordiamo
"Canzonissima", "Il Disco per l'Estate", la "Mostra
Internazionale di Musica Leggera di Venezia", il "Canteuropa",
il "Festivalbar", "Premiatissima" e "Una Rotonda sul
mare".
Dal 1964 Gigliola Cinquetti è stata inoltre
protagonista e primadonna di varietà televisivi di grande successo: "Jonny
7" (1964) , "Io, Gigliola" (1966), "Senza Rete" (nelle
edizioni del 1969, 1972, 1974), "Arancia e limone" (1970), "Ma
l'amore sì" (1970), "Vino, whisky e chewing gum" (1974),
"Compagnia stabile della canzone" (1975), "L'amico della notte"
(1977). Un grande ritorno nell'edizione 1982/83 di "Portobello" e il
suo "Concerto a Verona" (1989 per festeggiare i 25 anni di carriera).
Non molti sanno che Gigliola Cinquetti è anche autrice
di molte canzoni, alcune delle quali ha anche inciso. È il caso di "Un
momento fa" e "Lasciarsi d'inverno" composte insieme al maestro
Enrico Simonetti, "Gli sfrattati" e "Serenade pour deux
amours" incisa e pubblicata solo per il mercato giapponese. Altri brani
sono chiusi in un cassetto: si conoscono alcuni titoli di questi inediti
"I cavalli della giostra" e "La superbia".
Gigliola Cinquetti in tv
Altro percorso artistico seguito da Gigliola è quello
della conduzione di programmi televisivi. L'eleganza, lo stile e la
classe hanno sempre contraddistinto questo suo ruolo fin dal primo programma
pomeridiano del 1981 "Io sabato".
Ha presentato più edizioni del "Concorso voci
nuove di Castrocaro" nel corso dei quali ha "battezzato"
personaggi come Eros Ramazzotti e Zucchero,
per giungere alla grande conduzione dell'"Eufofestival" nel 1991.
Da questo successo uno ancora più grande: "Festa
di compleanno" per TMC, dall'ottobre del 1991 al marzo del 1992, "La festa della mamma"
(1994), "C'era una volta il Festival di Napoli" e "Napoli prima
e dopo" nel 1995 per giungere a "Vivendo Parlando" su SAT2000
(quattro edizioni dal 1998 al 2002) e a "Di che sogno sei" su RAISAT
EXTRA (aprile/luglio 2004).
Anche la radio ha dato a Gigliola grandi soddisfazioni,
a cominciare da "Gran varietà", programma domenicale del 1967. Nel
1969 è la protagonista, assieme a Paolo Villaggio,
di "La bella e la bestia" e nel 1970 di "Gigliola lustrissima
circola con la gente". Negli anni '70 è la volta di "Andata e
ritorno". "Gigliola, Gigliola" la impegnerà per tre anni
consecutivi (1985-1987); un altro grande successo è la sua partecipazione del
1994 a "Tornando a casa", sigla "Sotto le stelle del jazz"
di Paolo Conte,
uno dei pezzi più belli del doppio CD "Live in Tokyo" .
Dopo alcune partecipazioni a film musicali, nel 1966
Gigliola Cinquetti è protagonista di "Dio, come ti amo" (oggi
film cult del genere, in Brasile è stato proiettato per 30
anni nella stessa sala cinematografica) e subito dopo di "Testa di rapa".
Questo film ottiene un prestigioso riconoscimento, vince il Leone d'argento al
Festival del Cinema di Venezia nella sezione ragazzi, ma un'incomprensibile
censura ne vieta la proiezione.
È stata nel cast del film di Pupi Avati "I
cavalieri che fecero l'impresa", film fantasy del 2001.
In TV nel 1968 interpreta il ruolo di Zanze nella
riduzione televisiva de "Le mie prigioni", ed è Dorina in "Addio
giovinezza". Un ruolo drammatico nel 1971, "Il Bivio", ed
un'altra bella prova la fornisce in una delle fiction di maggior successo della
TV "Commesse" (1999), non dimenticando la bellissima esperienza
teatrale in "L'uomo che inventò la televisione" assieme a Pippo Baudo e Lello Arena.
Altre curiosità
Diplomata al Liceo Artistico di Verona (conseguì
persino l'abilitazione all'insegnamento) Gigliola ha sempre amato la pittura e
l'Arte. Ha anche realizzato alcune copertine di suoi dischi come "La Bohème"
e "Mistero". Nel 1973 inizia una collaborazione con lo scrittore
di favole per
bambini Umbertino di Caprio ed illustra per lui il libro "Il
pescastelle".
Tale collaborazione ne ha prodotto, nel 1976, un
secondo: "Inchiostrino".
Nel 1981, dopo una lunga assenza dalle scene a seguito
del matrimonio con il giornalista Luciano Teodori e la nascita
del primo figlio Giovanni, Gigliola Cinquetti ritorna in TV in un ruolo
completamente nuovo per lei, quello della giornalista televisiva nel
programma di Federico Fazzuoli "Linea verde".
Scrive per diversi giornali e nel 1996 RAI
International le affida un programma estivo in cinque puntate dal titolo
"Donne - Viaggio nella storia delle donne italiane". Nel 1998 SAT
2000 propone a Gigliola di condurre un talk-show quotidiano dal titolo
"Vivendo Parlando" che avrà ben quattro edizioni. Con il giornale
"L'Arena" instaura una collaborazione che dura cinque anni con la
rubrica fissa "Pensieri al video" che compare ogni mercoledì sulle
pagine dedicate alla cultura.
Nel 2004 ha condotto "Di che sogno sei" su
RAISAT EXTRA (aprile/luglio 2004), un magazine di attualità del quale è stata
anche ideatrice.
La sua fama nel mondo
"Non ho l'età", dopo la vittoria a Sanremo,
diventerà una bandiera, un inno per le mamme, le nonne, i papà d'Italia e di
mezzo mondo grazie anche alla vittoria dell'Eurofestival. È l'inizio di un
clamoroso successo internazionale. Dalla Francia all'Argentina, dalla Spagna al
Brasile, Messico, Colombia, dalla Germania al Canada e ancora l'Australia e il
Giappone, tourneès trionfali, con le televisioni e le radio di tutto il mondo a
contendersela. Un trionfo anche all'Olympia di Parigi, il tempio della musica
leggera internazionale. Con Maurice Chevalier incide persino un
disco"Lezione di Italiano (L'italiano)", e questo duetto rimane nella
memoria per il clamore che suscitò.
Milioni i dischi venduti da Gigliola in tutto il
mondo. "Non ho l'età" è stata tradotta in diverse lingue, sempre
interpretata da lei e ha conquistato le classifiche di mezzo mondo.
E', insieme a "Nel blu dipinto di blu" e
qualche altra, la canzone italiana (interpretata da un artista italiano) più
conosciuta e più venduta nel mondo.
Dal 1964 ad oggi, sono circa 120 i paesi in cui sono
stati pubblicati i dischi di Gigliola e 8 le lingue in cui ha cantato le sue
canzoni. Altri successi mondiali tradotti in diverse lingue sono "La
pioggia", "Alle porte del sole", "Dio come ti amo",
"Gira l'amore" "Romantico blues". Molti successi sono stati
incisi solo per i mercati internazionali: "Quando m'innamoro",
"Le colline sono in fiore", "Zum Zum Zum".
Il quasi secondo trionfo all'Eurofestival del 1974 in
Inghilterra è l'inizio di un altro clamoroso ritorno al successo discografico
internazionale. E avvenimento eccezionale, Gigliola riconquista il mercato
anglosassone. Con "Go" versione di "Sì", Gigliola vola alto
nella Hit Parade inglese, e in quelle di mezzo mondo.
I trionfi giapponesi non si contano. La sua prima
tournée risale al 1965 e vi torna parecchie volte sino al 1993 con una serie di
concerti trionfali.
Insieme al Giappone è forse la Francia il paese in cui
Gigliola Cinquetti ha conquistato una popolarità immensa tanto da ottenere
successi grandissimi con brani incisi solo per il mercato transalpino.
Gigliola coglie un altro grande successo
internazionale in Messico quando incide, nel 1968, con il famoso trio dei Los
Panchos, l'ormai celebre "Gigliola Cinquetti e il trio los panchos in
Messico" e sempre nello stesso anno, in Argentina, con la sua incisione
dell'LP "Rosa d'amore", vince il primo premio del VII Festival
Internazionale del Mar della Plata per le cantanti femminili. Bellissimo l'LP
"Boniour Paris" che contiene pezzi straordinari interpretati da
Gigliola con classe infinita e con la sensibilità tanto vicina ai grandi
interpreti della canzone francese, come "Chanson pour l'Auvergnat"
di Brassens,
"Les feuilles mortes" di Prevert,
"Ne me quitte pas" di Jacques Brel e
la meravigliosa "Avec le temps" di Léo Ferré.
E i paesi dell'Est Europeo? Anche lì Gigliola è molto
conosciuta e parecchi sono i dischi pubblicati: dalla Russia, dove viene
pubblicato persino l'LP "Pensieri di donna", alla Romania, dalla
Polonia alla Jugoslavia, ma anche la Grecia (grande successo la sua versione
greca de "La pioggia"), e Israele.
Nel 2022 si esibisce nella serata conclusiva
dell'Eurovision Song Contest che si tiene a Torino, cantando la sua canzone
simbolo.
https://biografieonline.it/biografia-gigliola-cinquetti
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