Domenica 23 dicembre si terrà la commemorazione delle vittime
della cosiddetta “Strage di Natale”, l’attentato sul Rapido 904 lungo la linea
ferroviaria Direttissima che il 23 dicembre 1984 causò 16 morti. Gli
attentatori fecero esplodere un ordigno telecomandato all’interno della Grande
Galleria dell’Appennino tra San Benedetto Val di Sambro e Vernio.
Il ritrovo è alle 10,30 nel
piazzale antistante la stazione ferroviaria di San Benedetto Val di Sambro.
Saranno presenti esponenti del Comitato di Solidarietà Vittime delle Stragi, il
presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il sindaco della
Città metropolitana di Bologna Virginio Merola, i sindaci di San Benedetto Val
di Sambro Alessandro Santoni e di Castiglione dei Pepoli Maurizio Fabbri. È
prevista la deposizione di una corona a ricordo delle vittime della strage.
A seguire alle ore 11,30 presso
il Santuario della Madonna di Serra di Ripoli si terrà la celebrazione
eucaristica alla presenza dell’Arcivescovo di Bologna S.E.Matteo Maria Zuppi.
Alle ore 21 nella
chiesa di San Biagio Castel dell'Alpi si terrà il concerto del Coro Armônia di
Bologna.
“La memoria collettiva della nostra comunità metropolitana –
afferma il sindaco metropolitano Virginio
Merola - è costellata di fatti drammatici, tutti iscritti
indelebilmente nella storia di Bologna e del suo territorio. Il 2 agosto,
Ustica, la uno Bianca, l’eccidio del Pilastro, il Salvemini di Casalecchio,
l’Italicus e il rapido 904. Bologna e la sua gente hanno vissuto insieme queste
tragedie, hanno sofferto, si sono battuti nei processi al fianco dei familiari,
hanno ricordato dimostrando sempre grande maturità democratica e senso delle
istituzioni”.
“E’ con un misto di tristezza e di speranza nella completa
verità e giustizia - è il commento del presidente della Regione Stefano Bonaccini -
che ricordiamo la ricorrenza della strage di Natale del Rapido 904, una delle
troppe vicende che hanno insanguinato l’Italia e il nostro territorio nei
decenni passati. Vicende che richiedono una verità piena, negata in tanti casi,
per noi una battaglia e un impegno che non hanno termine. E’ questo lo spirito
che ci ha accompagnato, nei giorni scorsi, presentando il frutto del lavoro
corale delle istituzioni, associazioni di volontari e parenti delle vittime con
la digitalizzazione dei fascicoli processuali delle stragi di terrorismo
giudicati dalla Corte d’Assise di Bologna a partire dal 1971, grazie al quale è
possibile rileggere alcuni tra gli eventi più controversi della storia
dell’Italia repubblicana. Un’impresa collettiva che ci ha permesso di salvare
la memoria di quegli anni drammatici. Memoria e verità che dobbiamo alle
vittime e ai loro familiari, ma che dobbiamo anche alle nuove generazioni per
consegnare loro anche l’attribuzione delle responsabilità. Gli inquirenti
devono poter condurre fino in fondo le indagini, per arrivare ai mandanti,
rafforzando così i valori di democrazia, civismo e convivenza”.
Il sindaco di San Benedetto Val di Sambro Alessandro Santoni ha
dichiarato: "La strage del Rapido 904 ha colpito famiglie innocenti che si
preparavano a trascorrere il Natale in serenità. Una tragedia che a San
Benedetto non vogliamo e non possiamo dimenticare, perché il compito delle
Istituzioni è quello di vigilare affinché non ritorni quel clima di odio e
terrore che ha causato tanta sofferenza".
Link: San Benedetto Val di Sambro
https://www.bolognametropolitana.it/Home_Page/Archivio_news/001/Commemorazione_della_strage_del_Rapido_904
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