Disperato, tenta l'ultima chance puntando sulle
corse dei cani, ma il Piccolo aiutante di Babbo Natale (il
cane su cui ha puntato) arriva ultimo e viene cacciato dal cinodromo. Dietro le
insistenze del figlio, Homer decide di accogliere in famiglia il simpatico
amico a quattro zampe.
È la trama di Un Natale da cani,
primo episodio della serie animata I Simpson, trasmesso il 17
dicembre del 1989 sul canale Fox. Fin dall'esordio si capisce
subito che le avventure della sgangherata famiglia, creata dalla penna di Matt
Groening e James L. Brooks, non sono dirette solo a un
pubblico di giovanissimi.
Il piccolo mondo di Springfield (luogo
immaginario, ispirato all'omonima cittadina dell'Oregon dove Groening ha
trascorso la sua infanzia), tipico della provincia americana, è un concentrato
della società "a stelle e strisce" che viene parodiata nelle
abitudini e nelle forme culturali e sociali che le sono proprie.
Il linguaggio utilizzato dai personaggi si fa
beffe del politicamente corretto, mettendo alla berlina tabù e
luoghi comuni che accomunano il popolo yankee e non solo. Il carattere
irriverente del cartone emergerà anche dalle caricature di illustri personaggi
che compariranno nei vari episodi, legati al mondo della politica, della
cultura e dello spettacolo, quali l'ex presidente George Bush (senior)
e la rock band U2.
I tredici episodi della prima stagione
(trasmessa in Italia da ottobre del 1991) ne decreteranno l'immediato successo,
conquistando milioni di fan in tutto il mondo. Nel tempo emergeranno, oltre ai
personaggi, altri aspetti identitari, in primis la sigla d'apertura:
sulla colonna sonora di Danny Elfman, le immagini scorrono dalle
nuvole alla città, terminando nella scuola elementare dove Bart, per punizione,
scrive sulla lavagna ogni volta una frase diversa.
Le ventisette stagioni che seguiranno ne faranno
la più lunga sitcom e serie animata statunitense mai trasmessa (primato
detenuto in precedenza dai Flintstones), premiata con
riconoscimenti inusuali per un cartone animato: oltre 23 Emmy Awards (gli
oscar internazionali della televisione) e nel 2000 una stella nella Hollywood
Walk of Fame (onore concesso a Topolino e a pochi altri personaggi
immaginari).
Oltre che nella storia dei cartoni animati (sarà
fonte d'ispirazione per successive serie "irriverenti" come I
Griffin), "I Simpson" porteranno una rivoluzione anche nel
linguaggio parlato: mentre tra i giovani si diffonderanno espressioni
come «ciucciati il calzino» e «brutto bacherospo»,
l'esclamazione ricorrente di Homer «D'oh!» avrà l'onore di
essere introdotta nell'Oxford English Dictionary.
Per il loro contenuto sferzante, finiranno
spesso nelle maglie della censura sia negli Stati Uniti che in
altri paesi, mentre in Cina e Russia saranno addirittura banditi. La versione
italiana sarà limitatamente censurata, ma si lavorerà più nel rendere meno
“scomodi” i dialoghi.
Nel 2007 uscirà un lungometraggio, tratto dalla
serie, dal titolo I Simpson - Il film, che incasserà miliardi di
dollari in tutto il mondo. Guadagni in cifre a nove zeri saranno garantiti
anche dal ricco merchandising (pupazzi, poster, giochi, etc.).
http://www.mondi.it/almanacco/voce/27009
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