“Un uomo perde il contatto con la realtà se non è
circondato dai suoi libri.”
Francois Mitterand
Ultimo re di Francia
François Maurice Adrien Marie
Mitterrand, storico presidente francese, è stato indubbiamente uno dei più
importanti sostenitori (insieme a Helmut Kohl e Jacques Delors), della causa europea. Nato a
Jarnac, nella Charente, il 26 ottobre 1916, si laurea in scienze politiche; durante
il periodo degli studi ha importanti frequentazioni con le organizzazioni della
destra francese.
Durante la Seconda guerra
mondiale, dopo un periodo di prigionia in
Germania ritorna in Francia (1941), dove aderisce all'appello collaborazionista
del maresciallo Philippe Petain.
Nel 1943 si avvicina però alla
Resistenza e si incontra ad Algeri con Charles De Gaulle,
il grande e carismatico generale, amante della Francia e patriottico fino al
midollo.
Miterrand fin da allora si rivela un
protagonista di punta della scena politica. Partecipa alla lotta di liberazione
e nel 1944 diventa ministro del governo insurrezionale. Tre anni dopo comincia
la sua carriera di ministro, che durerà dieci anni.
Nel 1971 prende le redini dello Sfio, il
vecchio partito socialista, e l'anno successivo sigla il programma comune con i
comunisti.
Nel 1981 e nel 1988 viene eletto
presidente. Sotto la sua guida la Francia conoscerà un notevole periodo di
rinascita culturale ed economica, pur con le molte controversie che un uomo
accentratore come Mitterrand susciterà.
Di fatto è stato un presidente molto
amato, riconfermato più volte, e questo la dice lunga sull'impronta che è
riuscito a dare alla storia di Francia.
Il declino dello statista è stato lento
e drammatico, segnato dall'inesorabile procedere di una malattia incurabile, un
tumore, vissuta praticamente sotto i riflettori, quei riflettori che la sua
carica pubblica, volente o nolente, gli imponeva.
Si è spento l'8 gennaio 1996, lasciando
dietro di sé un grande vuoto di personalità e di leadership.
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