Nel Circo della vita e dello spettacolo
Scrittore tra i più conosciuti e amati
dai lettori di narrativa in Italia, Alessandro Baricco nasce a Torino il 25
gennaio del 1958. Si forma nella sua città sotto la guida di Gianni Vattimo, laureandosi in Filosofia con una tesi di Estetica e studia
contemporaneamente al conservatorio dove si diploma in pianoforte. L'amore per
la musica e per la letteratura, ispirano fin dall'inizio la sua attività di
brillante saggista e di narratore.
Critico musicale scaltro e di notevole
apertura, esordisce inizialmente con un libro dedicato ad un autore apparentemente
non nelle sue corde: Rossini (Baricco, giudicando a posteriori, sembrerebbe
infatti più adatto ed orientato agli autori contemporanei o quantomeno "di
tendenza"); il titolo del volume è allettante ("Il genio in fuga. Sul
teatro musicale di Rossini"),
e troverà un entusiasta editore presso
Einaudi, anche se verrà poi ristampato dal Melangolo.
Malgrado il bel saggio, però, la
dilagante fama che toccherà al brillante conduttore della trasmissione
televisiva di "Pickwick" è, a quel tempo, ancora di là da venire.
Nel 1991 prende corpo il primo esempio
della sua vena narrativa, "Castelli di Rabbia", romanzo prontamente
pubblicato da Bompiani che provoca fra l'altro alcune divisioni in critici e
lettori: "sorte" che sembra contrassegnare tutta l'attività di questo
autore in tutti i campi in cui si è via via cimentato. Amato o odiato, accusato
di fatuità o difeso a spada tratta come uno dei pochi esempi di intellettuale
eclettico e coerente (malgrado la sua fama, ha sempre rifiutato comparsate
televisive di vario ordine e "grado"), il suo personaggio e il suo
operare non lasciano mai indifferenti.
Ha collaborato a trasmissioni
radiofoniche e ha esordito in TV nel 1993 come conduttore di "L'amore è un
dardo", una fortunata trasmissione di Raitre dedicata alla lirica, che
rappresentava il tentativo di gettare un ponte tra un mondo affascinante ma
spesso impenetrabile ai più, e il comune pubblico televisivo.
Ha in seguito ideato e condotto il già
menzionato "Pickwick, del leggere e dello scrivere ", programma
dedicato alla letteratura, affiancato dalla giornalista Giovanna Zucconi.
Per quanto riguarda invece la sua
attività di osservatore del mondo, bellissima la rubrica curata su "La
Stampa" e "La Repubblica", in cui Baricco, con stile narrativo, stendeva
articoli e riflessioni circa gli avvenimenti più disparati, dalla partita
di tennis al
concerto pianistico, dalle performance delle star del Pop alle rappresentazioni
teatrali.
Il tentativo era quello di ritrarre
fatti legati alla quotidianità o al caravanserraglio mediatico tramite
un'ottica che porti il lettore a svelare quello che spesso si cela in seconda
battuta dietro il grande circo che
la realtà rappresenta.
Il frutto di questi pellegrinaggi nel
girotondo della vita e dello spettacolo darà corpo ai due volumi di
"Barnum" (recanti il sottotitolo, non a caso, di "Cronache dal
Grande Show"), dal titolo omonimo della stessa rubrica.
Dopo l'enorme successo di "Oceano
mare", l'ultima fatica dello scrittore italiano è rappresentata dal breve
"City" per la cui promozione lo scrittore ha scelto unicamente la
strada telematica. L'unico spazio dove Baricco parla di City è il sito Internet
appositamente creato: www.abcity.it.
"Non mi sembra onesto", spiega
lo scrittore, "parlare in pubblico di ciò che ho scritto. Tutto quello che
avevo da dire su City l'ho scritto qui e ora me ne starò in silenzio".
Nel 1998, è protagonista di un'altra
avventura televisiva, scaturita stavolta dalla pratica teatrale. Si tratta
della trasmissione "Totem", durante la quale, prendendo spunto da
alcune pagine di testi letterari, commenta e narra i passi più salienti di
racconti e romanzi, facendo in controluce riferimenti di ogni genere e in
specie di tipo musicale.
Per quanto riguarda il suo rapporto con
il computer e la Rete, ha affermato, in una recente intervista: " La filosofia del link mi affascina, lo amo di per sé, come
la filosofia del viaggio e dello scarto. Lo scrittore, però,
viaggia fra i limiti della sua testa, e per la lettura la cosa affascinante è
ancora sempre seguire il viaggio di uno. Credo che, di fatto, poi Conrad facesse questo: apriva delle finestre, entrava,
si spostava. Flaubert faceva questo. Ma è egli stesso che ti detta il
viaggio e tu segui. Quella libertà di vedere un testo e viaggiarci come tu vuoi
mi sembra una libertà che non trovo così affascinante. Trovo più affascinante
seguire un uomo che non ho mai conosciuto nel viaggio che ha intrapreso notando
aspetti che lui stesso avrà notato o meno. Ripercorrere le sue orme, questa
credo che sia la cosa affascinante della lettura".
Baricco ha anche dato vita a Torino alla
scuola di scrittura "Holden", dedicata alle tecniche narrative.
"Lezione ventuno" è il suo
primo film, del 2008, da lui scritto e diretto. Il film ruota attorno al
personaggio del professor Mondrian Kilroy - già presente nel suo romanzo City
(1999) - e ad una sua lezione - la numero 21 - riguardo alla nascita della nona
sinfonia di Beethoven.
Bibliografia
Saggi: Il genio in fuga. Sul teatro musicale di Rossini,
Menangolo 1988 - L'anima di Hegel e le mucche del Wisconsin, Garzanti
1992
Romanzi: Castelli di rabbia, Rizzoli 1991 - Tascabili
Bompiani 1994, Premio Selezione Campiello, Prix Medicis etranger - Oceano mare,
Rizzoli 1993, Premio Viareggio - Seta, 1996 - City, 1998 - Senza sangue, 2002 -
Omero,
Iliade, 2004 (adattamento in prosa dell'Iliade omerico) - Questa storia, 2005 –
Emmaus, 2009 - La storia di Don Giovanni, 2010
Teatro:
Novecento, Feltrinelli 1994
Raccolta
di articoli: Barnum. Cronache dal Grande Show,
Feltrinelli 1995 - Barnum 2. Altre
cronache del Grande Show, Feltrinelli 1998
Antologie:
Next. Piccolo libro sulla
globalizzazione e il mondo che verrà, 2002 - I barbari. Saggio sulla mutazione, 2006
Filmografia:
Il cielo è sempre più blu, 1995
(interprete) - Lezione ventuno, 2008
(regista)
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