Una vicenda che si è trascinata per anni e
che tuttora presenta vari lati oscuri. Dal processo al
comandante, Francesco Schettino, condannato poi a 16 anni di
carcere, alla rimozione con successo della nave dall’isola. Al ricordo
delle trentadue vittime, che trovarono la morte mentre la nave si rovesciava su
un fianco, dopo l’urto contro uno scoglio delle Scole, nei pressi dell’isola
del Giglio. Positanonews segui assiduamente tale tragico avvenimento con
vari articoli raccontati con dovizia di particolari ed approfondimenti tecnici
che suscitarono molto interesse da vari paesi, anche oltre oceano. Una tappa
fondamentale per il nostro giornale che da allora, si può dire, decollò a
livello mondiale.
Quel maledetto giorno scrivemmo:
La rotta sbagliata di Costa Concordia…
di – 14 Gennaio 2012 – 22:53
di Salvatore Caccaviello
Gli ultimi dodici mesi per la marineria
italiana sono senza dubbio da dimenticare. Infatti dopo i sequestri della
Savina Caylyn e della Rosalia D’amato che sono durati molti mesi e che alla
fine fortunatamente hanno visto i nostri marittimi molto provati ma finalmente
liberi tornare a casa. Nel frattempo oltre al sequestro della chimichiera
Enrici Ievoli verificatosi il 29 dicembre scorso il cui equipaggio è tuttora in
mano ai pirati ,la scorsa notte una immane sciagura si è abbattuta sulla nostra
marineria , con il naufragio della Costa Concordia. Una nave da crociera
tecnologicamente avanzata fiore all’occhiello della compagnia Costa Crociere e
senz’altro un vanto per la cantieristica italiana dato che la nave è stata
realizzata interamente in Italia dai cantieri navali della Fincantieri di Genova Sestri Ponente, battezzata il 7 luglio 2006 dalla modella Eva Herzigova nel porto
di Civitavecchia e,iniziando la sua attività con il viaggio inaugurale del 9 luglio 2006. Dai primi
accertamenti, ancora preliminari, la nave Costa Concordia, al comando del
comandante Francesco Schettino, era in navigazione da Civitavecchia a Savona,
quando improvvisamente ha urtato uno scoglio o attraversato una secca, che
secondo quanto riferito in seguito dallo stesso comandante non era segnata
sulla carta nautica.
Il comandante,Francesco Schettino di Meta
di Sorrento, in quel momento era sul ponte
di comando della nave si è reso immediatamente conto della gravità della
situazione ed ha immediatamente effettuato una manovra per mettere in sicurezza
i passeggeri e l’equipaggio facendo scattare le procedure di emergenza per
prepararsi a un eventuale abbandono della nave. Purtroppo con oltre 4000
persone a bordo tra equipaggio e passeggeri, con l’inclinazione repentina dello
scafo, l’operazione si è complicata ostacolando le operazioni di sbarco. La
nave presentava due enormi squarci nella carena che immediatamente hanno
allagato lo scafo, a questo punto il comandante ha ritenuto opportuno onde
poter salvare la maggior parte del prezioso carico umano di dirigere verso il
porticciolo del Giglio dove la nave si è adagiata al suo ingresso su di una
fiancata. Il che sebbene nel cuore della notte ha permesso sia ai passeggeri
che all’equipaggio di portarsi in salvo con relativa sicurezza ed evitare che
la tragedia assumesse proporzioni molto più grandi. Sebbene al momento si contano
tre vittime certe , quaranta feriti e circa una settantina di dispersi,
nonostante l’enorme sforzo dei soccorsi da parte degli abitanti dell’isola ,
delle navi in navigazione nei paraggi portatosi sul luogo del disastro e
l’enorme e sempre preziosa opera della Guardia Costiera e della Protezione
Civile. Attualmente dopo circa quattro ore di interrogatorio al Comandante
Schettino è stato convalidato dalla Procura di Grosseto l’arresto.
Con lui è stato indagato anche il Primo Ufficiale di Coperta Ciro Ambrosio mentre
il comandante ha ribadito che lo scoglio urtato non era presente sulle carte
nautiche. Intanto la nave è stata posta sotto sequestro. Convalidato il fermo
con i reati contestati di omicidio colposo plurimo, naufragio, il comandante è
stato trasferito nel carcere di Grosseto in attesa dell’udienza di convalida
che si terrà martedì o mercoledì. Nel frattempo si attendono gli esami della
scatola nera di bordo recuperata dai vigili del fuoco. Per il momento
secondo la Procura di Grosseto il comandante della Costa
Concordia che si trovava sul ponte di comando,si è avvicinato “molto
maldestramente all’Isola del Giglio, la carena della nave ha impattato
contro uno scoglio che si è incastrato sul fianco sinistro, facendola inclinare
ed imbarcare acqua nel giro di due, tre minuti facendola lentamente inclinare
su di un lato. Mentre sempre secondo la Procura il comandante all’arrivo
dei soccorsi avrebbe poi abbandonato la nave, verso le 23.30 quando a bordo
c’erano ancora dei passeggeri, mentre le ultime scialuppe si sono allontanate
dalla nave intorno alle tre di notte. Intanto le indagini sono continuate
e sono stati sentiti come testimoni anche gli altri membri dell’equipaggio, per
ricostruire la dinamica dell’incidente e l’organizzazione dei soccorsi a bordo.
La nave secondo la Procura si trovava a circa quattro miglia fuori dalla rotta
stabilita in quanto stava effettuando un passaggio molto vicino all’isola
del Giglio per far “salutare” ai croceristi i paesi dell’isola
illuminati nella notte. Diversa la versione del Comandante che ha dichiarato
che insieme all’equipaggio è stato l’ultimo a lasciare la nave. Di sicuro
quella del naufragio della Costa Concordia è senz’altro una
dinamica ancora tutta da chiarire ed il direttore generale di Costa
Crociere ha dichiarato che la compagnia collaborerà con il massimo
impegno con le Autorità preposte per fare tutti gli accertamenti necessari. Intano
Costa Concordia , 240 metri di tecnologia e di lusso,una nave
che certamente si può paragonare ad una città galleggiante che vanta per prima
la costruzione del più grande centro benessere a bordo di una nave,
denominato Samsara Spa, dislocato su due piani e con una superficie di
oltre 2.100 m². Con 1500 cabine totali, di cui 87 all’interno dell’area
benessere e 505 con balcone privato, 58 suite con balcone privato e
altre 12 suite all’interno dell’area benessere. Con quattro piscine salate, due
delle quali con copertura semovente in cristallo che permette l’utilizzo anche
durante le stagioni invernali o in caso di maltempo e una dotata di scivolo
toboga; le cinque vasche idromassaggio jacuzzi ad acqua calda; un campo
polisportivo; un percorso jogging. 5 ristoranti di cui due a pagamento e ben 13
bar. Mentre per quanto riguarda gli svaghi Costa Concordia offre un teatro
disposto su tre piani, il Teatro Atene, un simulatore di guida Gran
Premio, videogame, la discoteca, sale da ballo e il casinò. Il tutto
attualmente giace adagiato su di una fiancata sugli scogli dell’ingresso del
porticciolo del Giglio. Forse non sapremo mai con certezza, come tutte
le cose italiane, la verità di quello che è successo stanotte. Di
sicuro per il momento contiamo tre vittime innocenti e la dispersione di quasi
sessanta persone che visto il tempo trascorso dal naufragio non fa sperare a niente
di buono. 14 Gennaio 2012 – Salvatorecaccaviello
https://www.positanonews.it/2020/01/13-gennaio-2012-naufragio-della-costa-concordia-positanonews/3355656/
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