“Signore, fa
di me uno strumento della tua pace” San Francesco d’Assisi
L'amore per la povertà e per la natura
San Francesco D'Assisi nasce ad Assisi
tra il dicembre 1181 e il settembre 1182. Alcuni indicano come probabile data
di nascita il 26 settembre 1182. Il padre, Pietro Bernardone dei Moriconi, è un
ricco mercante di stoffe e spezie, mentre la madre, Pica Bourlemont, è di
estrazione nobile. La leggenda racconta che Francesco viene concepito durante
un viaggio in Terra Santa della coppia, ormai in là con gli anni. Battezzato
dalla madre Giovanni, vedrà mutato il suo nome in Francesco al ritorno del
padre, assente per un viaggio di affari in Francia.
Studia il latino e il volgare, la musica
e la poesia e il padre gli insegna anche il francese e il provenzale con
l'intento di avviarlo al commercio. Ancora adolescente si ritrova a lavorare
dietro il bancone della bottega del padre. A vent'anni partecipa alla guerra
che vede contrapposte le città di Assisi e Perugia. L'esercito in cui combatte
Francesco viene sconfitto e lui rimane prigioniero per un anno. La prigionia è
lunga e difficile, e torna a casa gravemente ammalato. Una volta ripresosi
grazie alle cure materne, parte nuovamente al seguito di Gualtiero da Brienne,
diretto a sud. Ma durante il cammino ha la prima apparizione, che lo induce ad
abbandonare la vita da soldato e a tornare indietro ad Assisi.
La sua conversione ha inizio nel 1205.
Si raccontano vari episodi risalenti a questo periodo: da quello in cui, nel
1206, scambia i propri abiti con quelli di un mendicante romano e comincia a
chiedere l'elemosina davanti alla Basilica di San Pietro, al famoso incontro
con il lebbroso sulla piana di fronte ad Assisi. Gli amici che non riconoscono
più in lui l'allegro compagno di scorribande di un tempo lo abbandonano, e il
padre che comincia a capire quanto siano infondate le aspirazioni che nutre nei
suoi confronti, entra in aperto contrasto con lui.
Francesco medita nelle campagne intorno
ad Assisi ed un giorno, mentre è in preghiera nella Chiesetta di San Damiano,
il crocifisso si anima per chiedergli di riparare la chiesa in rovina. Per
ottemperare alla richiesta divina, carica un cavallo di stoffe prese nella
bottega paterna e le vende. Poi rendendosi conto che il ricavato non è
sufficiente, vende persino il cavallo. Dopo questo episodio lo scontro con il
padre si fa sempre più duro, fino a quando Pietro decide di diseredarlo. Ma
Francesco sulla pubblica piazza di Assisi rinuncia ai beni paterni: è il 12
aprile del 1207.
Da questo momento abbandona Assisi e si
dirige a Gubbio, dove, proprio fuori le mura, affronta il terribile lupo che
getta il terrore tra gli abitanti della città. Riesce ad ammansire il feroce
animale, semplicemente parlandogli. Si attua così quello che viene considerato
il suo primo miracolo.
Francesco si cuce da solo una camicia di
tela grezza, legata in vita da una cordicella a tre nodi, indossa dei sandali e
rimane nei territori di Gubbio fino alla fine del 1207. Porta sempre con sé una
sacca piena di strumenti da muratore, con i quali restaura personalmente la
chiesetta di San Damiano e la Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, che diventa
la sua abitazione. E' questo il periodo in cui concepisce i primi abbozzi di
quella che poi diventerà la Regola Francescana. La lettura del Vangelo di
Matteo, Capitolo X, lo ispira al punto da indurlo a prenderlo alla lettera. Il
passo ispiratore dice: "Non vi procurate oro argento o denaro per le
vostre tasche, non una borsa da viaggio, né due tuniche, né calzature e neppure
un bastone; poiché l'operaio ha diritto al suo sostentamento!".
Il primo discepolo ufficiale di
Francesco è Bernardo da Quintavalle, magistrato, seguito poi da Pietro Cattani,
canonico e dottore in legge. A questi primi due discepoli si uniscono: Egidio,
contadino, Sabatino, Morico, Filippo Longo, prete Silvestro, Giovanni della
Cappella, Barbaro e Bernardo Vigilante e Angelo Tancredi. In tutto i seguaci di
Francesco sono dodici, proprio come gli apostoli di Gesù. Eleggono a loro convento prima la Porziuncola e poi
il Tugurio di Rivotorto.
L'ordine francescano nasce ufficialmente
nel luglio del 1210, grazie a papa Innocenzo III. La regola principale
dell'ordine francescano è l'assoluta povertà: i frati non possono possedere
nulla. Tutto quello che serve loro, compreso il rifugio, deve essere frutto di
donazione. A fornire ai francescani un tetto sulla testa ci pensano i benedettini che, in cambio di un cesto di pesci all'anno,
concedono loro la Porziuncola in uso perpetuo.
Nel 1213 Francesco d'Assisi parte per
recarsi in missione prima in Palestina, poi in Egitto, dove incontra il sultano
Melek el-Kamel, ed infine in Marocco. Uno dei suoi viaggi lo porta fino al
santuario di San Giacomo di Compostela in Spagna, ma è costretto a ritornare
indietro per l'aggravarsi del suo stato di salute.
Nel 1223 si dedica alla riscrittura
della regola dell'ordine, impiegandovi tutto l'autunno. Purtroppo frate Leone e
frate Bonifazio la perdono, ma Francesco si rimette di buon grado all'opera.
Sarà papa Onorio III a riconoscere la regola francescana come Legge per la
Santa Chiesa.
Nel dicembre del 1223 Francesco
organizza anche la prima natività in una grotta, che è ormai considerata il
primo presepio della storia. L'anno successivo compie il miracolo dell'acqua
che sgorga da una roccia e riceve le stigmate.
Nonostante la stanchezza e la sofferenza
fisica, compone anche il famoso "Cantico delle Creature", che contribuisce a consacrarlo
nell'immaginario collettivo come il frate che predica agli uccelli.
La salute intanto peggiora sempre di
più: è addirittura quasi cieco. Francesco d'Assisi muore nella sua chiesetta
della Porziuncola il 3 ottobre del 1226 a soli 44 anni.
Il 16 luglio del 1228 viene dichiarato
Santo da Papa Gregorio IX.
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