Calma, lusso e voluttà
Christian Dior é sicuramente fra gli
stilisti più famosi del XX secolo. Nato a Granville, Francia il 21 gennaio
1905, egli dapprima lavorò come illustratore di moda, poi come un assistente di
moda a Parigi sia per Lucien Lelong che per Robert Piguet.
La "Ligne Corolle" o "New
Look", come la chiamarono i giornalisti del settore, fu la sua prima e più
rivoluzionaria collezione. Era una collezione caratterizzata dalla rotondità
delle spalle, dall'enfasi donata al busto e dal risalto dato alla vita stretta,
nonché da gonne a forma di campana di materiale sontuoso. Al contrario del nome
attribuitogli (New Look, appunto), questa collezione non era del tutto
innovativa, ma guardava retrospettivamente ad alcuni modelli del passato: in
particolare, poggiava moltissimo sulle conquiste della moda francese degli anni
1860. Non a caso, Dior stesso in seguito ammise di essersi ispirato agli
elegante vestiti che indossava sua madre.
Dior, ad ogni modo, con la sua nuova
siluette, é stato il responsabile principale del ritorno di Parigi come
"capitale" del mondo per la moda, dopo che aveva perso la sua
importanza durante la seconda guerra
mondiale. Nonostante ciò, ci furono molte
critiche nei confronti del New Look, soprattutto da parte delle femministe.
L'accusa principale era quella di aver riportato le donne ad un ruolo
decorativo e quasi subalterno, mentre altri erano scioccati dall'uso
stravagante di ornamenti e dal metraggio di tessuto, dato che a quell'epoca il
vestiario era ancora razionato.
Dopo questa collezione, Dior ne creò
ancora di numerose, perseverando attraverso di esse nel discorso intrapreso con
quelle precedenti, e soprattutto orientandosi sempre verso le tematiche
iniziali, caratterizzate da tessuti altamente modellati. La sua collezione meno
strutturata, chiamata il "Mughetto", era giovanile, fresca e
semplice, creata come reazione al comeback di Chanel nel 1954.
In contrasto proprio con Chanel,
Dior stabilì un modello di donna improntato al romanticismo e ad un look
estremamente femminile, attraverso il quale enfatizzò il lusso, talvolta a
discapito del comfort.
Poco dopo questo ultimo
"exploit", lo colse la morte, avvenuta nel 1957 a soli 52 anni.
Tuttavia, come si dice spesso per i geni, quello che aveva da dire riuscì ad
esprimerlo compiutamente, tanto da riuscire a fare del suo nome un sinonimo di
classe e di lusso.
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