Era l'ottobre del 1726 quando Jonathan Swift pubblicava "I viaggi di Gulliver", destinati a diventare un classico e ispirare film e anime
Era l'ottobre del 1726 quando
l'editore londinese Benjamin Motte pubblicava "I viaggi di Gulliver", in
due volumi. L'opera, dello scrittore Jonathan
Swift, era destinata a diventare un grande classico della
letteratura.
Tutti ricordiamo i piccolissimi lillipuziani, abitanti della
fiabesca Lilliput,
diventati ormai proverbiali.
E i giganti
di Brobdingnag, l’isola volante di Laputa e il paese
degli Houyhnhnms,
dall'aspetto di cavalli, ma dalla civiltà raffinatissima (e in cui gli
gli Yahoos sono rozzi umani, adibiti ai lavori più pesanti).
Quel che sembra un libro d'avventure è in realtà una pesante critica sociale alle
abitudini e ai costumi della società britannica (e occidentale) del tempo. Una
satira corrosiva nei confronti del sistema giudiziario, dei meccanismi del
potere e della politica.
"I
viaggi di Gulliver" hanno ispirato numerosi film e anche
un bellissimo anime di Hayao
Miyazaki, intitolato "Il castello nel cielo" e
ispirato all’isola volante di Laputa, di cui vi facciamo vedere il trailer.
https://www.radiomontecarlo.net/video/cinema-/1245834/ottobre-1726-sono-pubblicati-i-viaggi-di-gulliver-che-conquistera
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