“Togli la sensazione di fame dal tuo stomaco e non sarai più un
campione.” Burt Lancaster
Una carriera breve ma intensa
Nato il 2 novembre 1913 ad Harlem (New
York) in una famiglia numerosa, Burton Stephen Lancaster (questo il suo nome
per intero) è figlio di un impiegato di origini irlandesi. Appassionato di
sport, Burt coltiva il suo sogno di diventare un acrobata. Dopo aver rinunciato
ad una borsa di studio della New York University per le sue attitudini
sportive, comincia ad esibirsi come trapezista circense insieme all'amico Nick
Cravat. Nell'ambiente del circo conosce e si innamora di June Ernst. I due si
sposano, ma l'unione non dura molto.
A causa di un infortunio al polso, nel
1941, Burt Lancaster è costretto a lasciare il circo. Cambia diversi lavori,
prima di arruolarsi volontario durante il secondo conflitto mondiale. Nel 1943 raggiunge l'Africa Settentrionale e poi
l'Italia. Qui incontra un'ausiliaria dell'esercito, Norma Anderson, e tra i
due nasce l'amore. La donna diventa sua moglie dopo la fine della
guerra, e insieme mettono al mondo cinque figli. Come succede spesso per gli
artisti, la vita di Burt cambia improvvisamente, quando, nel 1945, incontra per
caso a Broadway un
agente teatrale. Questi, colpito dal fisico atletico, scambia Burt per un
attore e gli propone di partecipare ad uno spettacolo teatrale dal titolo
"A Sound of Hunting". Da tale dramma bellico nel 1952 viene prodotto
anche una pellicola cinematografica, "Otto uomini di ferro".
Una volta entrato nell'ambiente del
teatro, Burt riesce ad ottenere un provino a Hollywood grazie al suo amico e
agente Harold Hecht. Nel 1946 ottiene un vantaggioso contratto con il
produttore Hal B. Wallis, che stabilisce la sua presenza in due film all'anno
per sette anni consecutivi. Ma l'attore si riserva comunque la possibilità di
lavorare per un terzo film all'anno per altri produttori. Ed infatti troviamo
Lancaster in un film prodotto dalla Universal, "I gangsters". In
questa pellicola l'attore statunitense spicca per il fisico mozzafiato, il
sorriso e la recitazione impeccabile.
L'anno dopo, nel 1947, arriva per Burt
un altro ruolo impegnativo: nel film "Forza bruta" interpreta un
detenuto. Con l'attore Kirk Douglas, un'altra pupilla del produttore Wallis, Lancaster divide
vita e lavoro. I due diventano grandi amici, e recitano insieme nel film
"Le vie della città" del 1948, che però non convince né il pubblico,
né la critica.
Pieno di risorse e desideroso di fare
più esperienze possibili per migliorare, Lancaster accetta anche ruoli non da
protagonista, che però lo fanno conoscere ed apprezzare dal pubblico. Nel 1948
è impegnato in un thriller psicologico dal titolo "Il terrore corre sul
filo"; sempre nello stesso anno, recita nella pellicola "Erano tutti
miei figli", tratto dal dramma scritto da Arthur Miller sulla guerra.
Dopo qualche tempo, insieme all'amico e
agente Hecht, Lancaster decide di aprire una casa di produzione, per poter
realizzare autonomamente qualsiasi tipo di copione. In uno di questi in
particolare, "La leggenda dell'arciere di fuoco", l'ex acrobata dà
sfoggio delle sue capacità ginniche, e realizza il film senza ricorrere ad alcuna
controfigura.
La pellicola realizza grandi di incassi,
rafforzando la posizione economica della casa di produzione appena nata.
L'attore americano interpreta con bravura e professionalità una serie di ruoli
anche molto diversi tra loro: il cowboy, il birbante, l'ubriacone, il campione
sportivo, ecc.
Nel 1953 recita nel film "Da qui all'eternità", tratto dal romanzo di James Jones, recitando
con l'attrice Deborah Kerr un'intensa scena d'amore. Il film vince ben otto
Oscar.
La filmografia di Burt Lancaster è molto
ricca. Nel 1956 la casa di produzione diretta da Lancaster e Hecht realizza
"Trapezio", una pellicola che tratta dell'affascinante mondo
circense. I protagonisti del film sono Gina
Lollobrigida e Tony Curtis. Dopo il felice
esordio, la casa di produzione comincia ad avere qualche problema nella seconda
metà degli anni Cinquanta. Tra Lancaster ed Hecht nascono alcuni diverbi sulla
gestione della stessa.
Nel 1960 il regista Richard Brooks
affida a Lancaster il ruolo di attore principale nel film "Il figlio di
Giuda". Con questa pellicola Burt Lancaster vince l'Oscar; in passato
aveva avuto solo nomination come "migliore attore".
L'ultimo film realizzato dalla casa di
produzione prima del suo scioglimento è "L'uomo di Alcatraz", in cui Burt Lancaster recita la parte di un
ergastolano con la passione dell'ornitologia. Una delle sue migliori
interpretazioni è quella del "principe Salina" nel capolavoro
di Luchino Visconti,
"Il Gattopardo". Il film riscuote successo soprattutto in
Francia e in Italia, anche se gli investimenti per produrlo superano gli
introiti al botteghino. In America il film è un flop, e l'edizione originale
subisce anche un taglio di quaranta minuti.
Uno dei film più riusciti di Burt
Lancaster è la pellicola d'azione "I professionisti", insieme ad
attori del calibro di Claudia Cardinale,
Robert Ryan e Lee Marvin. Nel 1970 Lancaster compare nel film
"Airport": il pubblico lo apprezza molto. Nel 1974 lavora con Gianfranco
De Bosio, Luchino Visconti e Bernardo Bertolucci.
Burt Lancaster muore a 80 anni a Century
City, il 20 ottobre 1994, a causa di un ictus.
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