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sabato 10 ottobre 2020

Lo Sapevate Che: Harold Pinter, drammaturgo tra i più valenti del secondo Novecento, dopo Samuel Beckett, è l’autore più rappresentativo del cosiddetto teatro dell’assurdo


Quando ci si sente incapaci di scrivere, ci si sente esiliati da se stessi.” Harold Pinter

 

Il teatro e le sue assurdità

Harold Pinter, drammaturgo e sceneggiatore cinematografico, attore in alcune delle sue stesse opere teatrali, e premio Nobel 2005 per la Letteratura, nasce a Londra il 10 ottobre 1930, nel sobborgo di Hackney, figlio di un sarto ebreo.

Studia alla "Hackney Downs Grammar School" poi, solo per breve tempo, alla "Royal Academy of Dramatic Art". Molto giovane, pubblica alcune poesie e inizia a recitare in teatro col nome d'arte di David Baron.

Inizia la sua carriera come attore caratterista, in modo un po' stentato, tuttavia si affermerà come il maggior rappresentante inglese della sua generazione. Il suo esordio arriva con l'atto unico "La stanza" (The room, 1957).

Pinter studia e scrive per il genere della commedia: il suo primo lavoro in tre atti è "Il compleanno" (The birthday party, 1958); il lavoro viene dato in tv nel 1960, e Pinter comincia a farsi notare. Poi seguiranno "Il guardiano" (The caretaker, 1960), "Il calapranzi" (The dumb waiter, 1960).

Si occupa poi di programmi radiofonici e televisivi: "La collezione" (The collection, 1961), "L'amante" (The lover, 1963).

Tra il 1957 e il 1963 Pinter esplora soprattutto il problema della comunicazione, la sottomissione al potere, l'isolamento, l'insicurezza. Sono le opere associate al "teatro dell'assurdo", e che alcuni definiscono "commedie di minaccia".

Le commedie di Pinter sono spesso caratterizzate da una vicenda poco chiara, che talvolta dirige verso uno sbocco che non sembra concludersi. I personaggi violano con disinvoltura alcune delle leggi non-scritte del teatro, ad esempio contraddicendo quello che avevano detto su se stessi, e che il pubblico, abituato per convenzione, aveva preso per buone. Il dialogo è sempre teso e scattante, costruito su ritmi molto precisi in cui i silenzi hanno lo stesso valore delle battute. Si creano così tensioni di grande teatralità.

Anche grazie alla programmatica brevità e concisione dei testi, non ci sono mai momenti morti e l'attenzione è sorretta fino alla fine.

Negli atti unici di Pinter l'umorismo ha sempre grande importanza: veicola situazioni angosciose, spesso claustrofobicamente collocate in una stanza dalla quale non si esce mai.

Il sesso, già presente come elemento di secondo piano ne "L'amante", diventa grottesco in "Ritorno a casa" (The homecoming, 1965).

Pinter collabora con Joseph Losey per la realizzazione di alcuni importanti film: "Il servo" (The servant, 1962), "L'incidente" (Accident, 1967), "Prigioniero d'amore" (The go between, 1970). Altri suoi lavori in collaborazione con altri registi sono "The Pumpkin Eater" (di Jack Clayton, 1964), "Diario della tartaruga" (Turtle Diary, di John Irvin, 1985), "La donna del luogotenente francese" (The French Lieutenant's Woman, di Karel Reitz, 1981), "Gli ultimi fuochi" (di Elia Kazan), "Il conforto di stranieri" (The comfort of Strangers, di Paul Scrader, 1990).

Harold Pinter è stato anche sceneggiatore di opere di altri scrittori. Il suo teatro segue le linee fondative di Kafka e Beckett, con il quale ha avuto l'opportunità di stringere un'amicizia; Pinter usa il linguaggio corrente caricandolo di ambiguità, pause, silenzi di grande effetto teatrale.

Il tema di fondo è la nevrosi dell'uomo contemporaneo, l'inadeguatezza di qualsiasi comunicazione. Pinter ha sempre negato l'esistenza di una "conoscenza onniscente" dell'opera d'arte al di là di ciò che appare effettivamente nel testo.

Nel 1977 il nome di Harold Pinter è su tutti i giornali scandalistici quando in pubblico lascia la moglie, l'attrice Vivien Merchant (sposata nel 1956, morirà nel 1982) piena di problemi. La sua nuova compagna diventa Antonia Fraser, cattolica, futura scrittrice di biografie di successo, maggiore delle figlie del settimo Lord Longford, che poi sposerà nel 1980 dopo aver ottenuto il divorzio. La commedia di Pinter "Betrayal" (1978) talvolta viene considerata una rappresentazione di questa storia d'amore; in realtà la storia si basa su un'esperienza di sette anni prima con Joan Bakewell, presentatrice televisiva.

Costante il suo impegno sociale, con Amnesty International e con altre associazioni umanitarie, a fianco della moglie Antonia.

Con le "Commedie della memoria" (Memory plays, 1968-1971) il teatro di Pinter subisce un'evoluzione.

La presa di posizione di Pinter, a livello sociale, è sempre stata volta a colpire i poteri dominanti. Nel 1992 i versi di "American football", con l'esclamazione sguaiata e atroce del soldato USA vincitore nella guerra contro l'Iraq, sono stati rifiutati dall'"Observer" (quotidiano ultraconservatore).

Nel 1993 viene rappresentato a Londra "Chiaro di luna" (Moonlight), pièce lunga, dopo un periodo di atti unici molto brevi, in cui l'autore recupera i dialoghi ironici e i conflitti tra reminiscenze e illusioni nella borghesia piccola e volgarotta dei suoi primi lavori.

Nel 2005 Harold Pinter riceve il Premio Nobel per Letteratura con la seguente motivazione: "A colui che nelle sue commedie discopre il precipizio sotto le chiacchiere quotidiane e costringe a entrare nelle stanze chiuse dell'oppressione".

Nel 2006 gli viene assegnato il Premio Europa per il Teatro mentre l'anno dopo il primo ministro francese Dominique de Villepin gli conferisce la Legion d'onore.

Pinter, grande tifoso di cricket, è stato presidente del "Gaieties Cricket Club" e socio onorario del "National Secular Society". Da sempre forte fumatore, nel 2002 si è sottoposto a chemioterapia per un tumore esofageo e da allora non ha mai più ritrovato la buona salute. Muore la vigilia di Natale, il 24 dicembre 2008 all'età di 78 anni.

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