Lupi, Cacciatori O Miniere
Chi Sta Decimando
Le Renne Di Natale?
Il Branco di Caribù del Labrador si è ridotto in Vent’anni da 900mila a 27.600 esemplari. Varie, e contrastanti, le ipotesi sulle cause del crollo. Un’indagine darà risposte entro il 2014
Nella tundra nord canadese, lungo il fiume George, vive da sempre il branco di renne più grande al mondo, che si sposta tra Labrador e Quebec, in cerca di cibo e clima più mite. Fino ai primi anni Novanta gli esemplari erano 900 mila. Ora, secondo gli ultimi dati del ministero delle Risorse naturali e della fauna canadese, che monitora questi animali con censimenti fotografici e radio collari, sono ridotti a 27.600 e la diminuzione più consistente è stata negli ultimi due anni.
Eppure i cosiddetti caribù del Nord America (Rongifer tarandus), che secondo la leggenda trainano la slitta di Babbo Natale, sono animali resistenti, capaci di sopravvivere a temperature rigidissime grazie al doppio strato di pelo, di muoversi al buio perché vedono fino all’ultravioletto e di percorrere anche tremila chilometri in poche settimane. Che cosa li sta decimando?
Il Biologo Steeve Còte della laval University di Quebec City, che da anni studia il branco, ritiene che sia messo a dura prova dai continui attacchi di orsi e lupi e dalla scarsa quantità di cibo offerta oggi dalla tundra. Secondo altri a dare il colpo di grazia sarebbe stata la caccia dei popoli indigeni del Sud Africa che utilizza le renne non solo per i trasporti, ma anche per la carne, il cuoio e il latte. Così, l’amministrazione del Quebec ha chiesto a Innu e Cree di contenere le uccisioni, riducendo la stagione di caccia nel Labrador da otto a tre mesi e consentendo a ogni residente di cacciare un animale anziché due.
La decisione è stata però subito contestata dall’organizzazione per la salvezza dei popoli indigeni Survival International, che ha sottolineato come, anche secondo uno studio della Banca Mondiale, gli indigeni siano i migliori custodi dell’ambiente. Le renne sono un elemento centrale della cultura e della vita spirituale degli Innu e del Cree, che hanno convissuto con questi animali per 7500 anni senza mai compromettere la riproduzione.
Secondo le popolazioni indigene, responsabili del declino dei caribù sarebbero, al contrario, i programmi di sfruttamento intensivo del territorio: negli ultimi vent’anni sono state scavate miniere di ferro, costruite dighe e centrali idroelettriche che hanno interrotto i percorsi migratori degli animali e inquinato i terreni nei quali cercano cibo. “Ora la Quest Minerals” ha detto George Rich, un anziano del popolo degli Innu, “Ha annunciato che costruirà una strada nel cuore delle zone di riproduzione del branco e dai siti di esplorazione è un via vai continuo di elicotteri e aerei”.
L’amministrazione di Labrador e Terranova ha ora deciso di approfondire e ha stanziato due milioni di dollari per uno studio che sarà finito entro il 2014: a quel punto si saprà chi minacci davvero le renne di Babbo Natale.
Sara Ficocelli – Venerdì di Repubblica 21-12-12
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