Cucinare Ai Fornelli: La Nuova Ecologia ed Economia Domestica
La cucina deve essere il centro della nostra ecologia ed economia domestica, essendo probabilmente la principale fonte di inquinamento della casa perché usiamo detersivi, produciamo rifiuti e naturalmente consumiamo energia e acqua.
Anche l’uso corretto dei fornelli aiuta a non sprecare, anzi più precisamente a non bruciare risorse. La rivista Altroconsumo (gennaio 2012) riporta una serie di trucchi. Pentole e padelle con fondo e pareti spesse trattengono il calore e sono l’ideale per scaldare a lungo. Viceversa per scaldare in fretta si usano utensili leggeri. I cibi vanno cotti con la giusta quantità di acqua e in contenitori di dimensioni appropriate, in modo da ridurre gli sprechi idrici e di energia per scaldarli. Non ci si pensa, ma anche il colore delle pentole è importante: quelle nere, anche se esteticamente belle, sono insensate dal punto di vista energetico. Come ci ricorda Giovanni Vittorio Pallottino in La fisica della sobrietà (2012) sappiamo tutti che un oggetto in nero esposto al sole si riscalda rapidamente, assai prima di uno bianco. Nel libro si trovano tanti altri consigli legati alla cucina: per esempio quando l’acqua ha raggiunto l’ebollizione bisogna ridurre la fiamma al minimo oppure fare l’immane sforzo di spostare la pentola su un fuoco più piccolo.
Un’altra potenziale forma di risparmio è legata all’uso del coperchio, capace di ridurre i tempi di cottura e l’energia utilizzata. Importante è la fiamma: bisogna scegliere pentole e fornelli proporzionati fra di loro, infatti solo il calore che raggiunge il fondo della pentola è utile alla cottura. Se la fiamma va oltre i bordi spreca energia, oltre a bruciare i manici.
Ultimo ma non meno importante, per le cotture lunghe è bene utilizzare la pentola a pressione, capace di dimezzare i tempi e gli sprechi di energia. In effetti la pentola a pressione è il sistema di cottura migliore per l’ambiente, richiede poca acqua e cucina velocemente, consentendo di ridurre i consumi di gas. E poi ha l’indubbio vantaggio di evitare la dispersione di sostanze nutrienti nell’acqua di cottura.
Usando il forno si possono mettere a cuocere più teglie insieme e naturalmente bisognerebbe evitare di aprirlo in continuazione disperdendo calore. Si può spegnere qualche minuto prima della cottura, ultimandola con il calore residuo. Non ha poi senso accenderlo per poche vivande, perché il calore utilizzato effettivamente per scaldare il cibo è assai minore di quello che è necessario per scaldare tutto il forno, e che poi verrà ovviamente ceduto all’ambiente circostante.
Anche l’uso del microonde – di solito accompagnato da una serie di leggende metropolitane – è interessante, nel senso che cuoce in poco tempo e con meno energia rispetto al forno tradizionale e serve oltretutto per scaldare e scongelare, anche se è sempre meglio togliere i cibi dal freezer per tempo.
Andrea Segrè – Cucinare Senza Sprechi -
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