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martedì 1 gennaio 2013

Lo Sapevate Che: Il Sale Della Vita


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Non ho ancora finito? No!
…. Fischiare con un filo d’erba teso tra le dita e le labbra,
stare tra le coperte ad ascoltare la pendola Westminster nella cucina di Bodélio che batte ogni quarto d’ora un ritornello sempre più lungo, sentire in lontananza il sibilo della “vacca” di Moelan-sur-Mer, che è una boa sonora al largo della costa nebbiosa, vedere un tumultuoso stampede in un western, accarezzare la pelle morbida e rugosa delle mani di una signora anziana, chiamare vostra madre con un vezzeggiativo, vostra figlia “tesoro” e vostro marito “amore” e sentire che non sono parole di circostanza, cenare ai Bons Enfants in un cortiletto interno, assaporare l’umorismo di un apologo rabbinico, cantare Quand on s’promène au bord de l’eau all’unisono con Jean Gabin, conoscere la pronuncia esatta di Cunlhat (è il nome di un paesino in Alvernia), aprire una lettera con il cuore che martella, trovarsi all’aperto quando il diavolo fa l’amore (what? Chiedo venia, è un proverbio: “quando piove con il sole…), sapere che domani pioverà osservando i raggi del sole al tramonto, apostrofare un adolescente in tono solenne dandogli del “signore”, ascoltare la voce mielosa di Rina Ketty che aspetta il ritorno dell’amato quando canta J’attendrai e quella piccante di Mireille in Ce petit chemin (“quel bel sentierino…/ che profuma di nocciola”), cadere in estasi di fronte a un colore azzeccatissimo, saltellare ascoltando Charles Trenet e sbirciare le gambe delle ragazze in altalena come Yves Montald quando canta Une demoiselle sur une blançoire, sentire un tuffo al cuore la prima volta che chiamate per nome un vostro idolo che vi ha pregato di darli del tu,
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Françoise Héritier – Il Sale Della Vita

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