…. Temere che su un paio di pantaloni bianchi possa apparire al momento meno opportuno una macchiolina scarlatta, riuscire a evitarlo e rincasare in tempo, bere a collo dalla bottiglia o a garganella da una fontana, posare una pagnotta al contrario e ricordare i rimproveri dei nonni:” Non è così (cioè stando sulla schiena) che lo si guadagna”, disporre la frutta in un cesto, viaggiare in un’auto con i vetri anneriti e guardare senza essere visti, stappare una bottiglia con un ceppo di vite e far risuonare con forza il “plop” del turacciolo, andare a caccia di lucciole, camminare per strada e sentire all’improvviso l’odore dell’acqua di Colonia che usava la nonna, ammirare gli abiti della Favolosa storia di pelle d’asino, sognare di avere le gambe lunghe e sottili o l’aria malinconica delle madonne del Rinascimento italiano con il bambino sulle ginocchia oppure il biondo pallido e artistico di Tilda Swinton, aver voluto sprofondare il giorno (molto lontano) in cui Claude Lévi-Strauss vi ha chiesto a bruciapelo se avevate osservazioni su una sua conferenza che vi era sembrata del tutto incomprensibile, giurare di non fare mai lo stesso scherzo a nessuno, scegliere con cura un braccialetto da regalare ad un’amica, confortare un’anima in pena, ricevere in regalo dei marron glacè…
Françoise Heritier – Il Sale Della Vita -
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