Altro Che Canti Natalizi
Ora La Zampogna Suona Il Rock
Un’Orchestra di giovani sfida i puristi rileggendo con L’antico strumento pezzi dei Beatles e dei Rolling Stones. Ora, Anche in un CD: Bag To The Future
Chi l’ha detto che le zampogne vanno suonate solo a Natale? La risposta a questa domanda, Giuseppe Moffa, Antonello Di Matteo, Aldo Iezza e Massimiliano Mezzadonna l’hanno data un anno e messo fa. Fondando la Zampognorchestra. Tutti intorno ai trent’anni e tutti con un diploma di conservatorio in tasca, i quattro musicisti hanno deciso che avevano una missione: rinnovare il repertorio di uno strumento antichissimo (alcuni studiosi raccontano che lo suonassero i soldati dell’esercito di Giulio Cesare). Per riuscire nell’impresa, l’ensemble ha pensato, però, di dover azzardare, confrontandosi non solo con i brani della tradizione, ma anche con i classici del rock.
La Zampognorchestra inizia così a partecipare ai festival dedicati a questo aerofono dalle tante forme (ci sono la zampogna, la ciaramella, le cornamuse), proponendo le cover di (I Can’t Get No) Satisfaction dei Rolling Stones e With a little Help from My Friends dei Beatles. E, visto che il pubblico restava a bocca aperta, ha inserito quelle rivisitazioni in un album. Il cd Bag to the Future, che esce il 24 dicembre, oltre alla rilettura di brani insoliti per musicisti di zampogne (in scaletta c’è anche l’inno alla gioia di Beethoven), propone però composizioni originali, con la partecipazione di Nando Citarella e Daniele Sepe, che aiutano a declinare il suono dello strumento con i ritmi della taranta e del funk.
“Con questo CD” spiega Giuseppe Moffa “abbiamo cercato di confrontarci con gli stili musicali più diversi, per far capire che la zampogna non serve solo per allietare le feste natalizie e che, al di là degli stereotipi, può tirar fuori un suono contemporaneo”Del resto, basta dare un’occhiata al mercato estero per vedere come la cornamusa, “che può considerarsi la sorella della nostra zampogna”, riscuote sempre più successo tra le star della musica internazionale: dallo spagnolo Hevia, che vende milioni di dischi suonando una cornamusa asturiana, fino ad arrivare allo scozzese Lome Cousin, amato sia da Madonna (che qualche anno fa se lo è portato in tour) sia dalla regina dell’hip hop Missy Elliot.
Certo. Quando si mescolano pop e tradizione c’è chi storce il naso. Ma la Zampognorchestra, ai puristi, risponde: “ Far restare la zampogna uno strumento da pastori non serve. Farla dialogare con la musica contemporanea, invece, la rende viva e interessante come una chitarra elettrica”
Emiliano Coraretti – Venerdì di Repubblica 23-12-12
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