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giovedì 20 dicembre 2012

Lo Sapevate Che: La Rivoluzione Del Costume


La Rivoluzione Del Costume
Un Bene O Un Male?

 Nel giro di pochi anni abbiamo assistito  a una straordinaria rivoluzione del costume: è radicalmente cambiato
Il giudizio comune sui rapporti sessuali: Persone dei due sessi, e anche persone dello stesso sesso, si sono sempre accoppiate, in tutti i luoghi e in tutti i tempi: altrimenti non saremmo qua. Ma cambiano di continuo le regole sociali, cambia pertanto il giudizio sugli accoppiamenti. E negli ultimi anni l’evoluzione delle regole è stata profonda ed è stata rapidissima: come dicevo, una vera rivoluzione.
Chi ha una certa età, ed è il mio caso, ha assistito alla rivoluzione di persona. Quando ero giovane, il re d’Inghilterra dovette dimettersi per sposare una signora con qualche divorzio alle spalle; e le ragazze non potevano uscire da sole dopo l’imbrunire, tanto meno andare in vacanza con un ragazzo. Ora tutto è lecito; il matrimonio è un optional, forse anche, in certi casi, una seccatura di cui le famiglie farebbero volentieri a meno (Gianni Agnelli, di fronte al rapido susseguirsi di matrimoni e divorzi nel suo ambiente familiare, diceva con voce seccata:”Ma non capisco perché si sposano!”). Oscar Wilde andò in prigione per il reato (allora era un reato, appunto) di omosessualità; adesso sono legali, e si diffondono, i matrimoni fra omosessuali. E via di questo passo: inutile continuare l’elenco.
Ma è interessante chiedersi: è un bene o un male, questa rivoluzione? Premesso che non potremmo tornare indietro, anche se volessimo, è un bene o un male che sia successo quel che è successo negli usi e costumi dei nostri Paesi? Che siano cambiate le regole, che sia cambiato il giudizio sui comportamenti? In altre parole: la rivoluzione sessuale è segno di progresso o di decadenza? Di civiltà o di barbarie?
A mio parere la risposta che ciascuno di noi dà è interessante, anche se lascerà, ovviamente, il tempo che trova: per cercare di capire dove va il mondo, e dove andiamo noi che su questo strano mondo, in un modo o nell’altro, pro tempore viviamo.
Piero Ottone – Venerdì di Repubblica 14-12-12





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