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domenica 23 dicembre 2012

Lo Sapevate Che: I Giovani Senza Lavoro...


Anche Per I Giovani Senza Lavoro
Aspettare Un figlio E’ Promessa Di Futuro

Sono una ex badante sudamericana, con laurea scientifica. Adesso ho 43 anni e lavoro in ospedale. Ho spostato sette anni fa un bravo fiorentino e ho una bimba di sei anni che cerco di educare assieme a mio marito con i valori a cui teniamo. Mia cognata italiana, madre di Giada di 14 anni e Lidia di 17, vuole spingere la maggiore a sposarsi perché la sua “timida” figlia è in stato interessante (il padre è un compagno di scuola). Posso capire che nel mio Paese poverissimo la gente non abbia soldi per i preservativi e sia ignorante, ma qui no. Il ragazzo non lavora. E’ uno studente appena maggiorenne, già convive con la ragazza,, che ha abbandonato la scuola. Tutta una catena di disastri non può essere causata da un vero amore. Il vero amore è paziente, dice la Bibbia. Mia cognata e mia suocera sono felici perché diventeranno nonna e bisnonna a un’età giovane. Ho parlato con la futura mamma, lei mi ha detto che è felice perché non va a scuola e finalmente coabita con il suo ragazzo e loro due non devono lavorare. Queste sono le uniche cose importanti per lei.
Che cosa potrà insegnare alla sua bimba? Questa generazione di giovani in Italia brucia le tappe perché non ha traguardi e si accontenta della mediocrità. Meglio tornare nel mio Perù, per poter crescere la mia bambina con altri valori. Una volta al mio Paese sono arrivati giornalisti italiani per vedere un progetto di giovani fornai molto poveri. I ragazzi volevano raccontare la voglia di risorgere nonostante le scarse risorse economiche, la voglia di aiutare ai loro genitori. Indovinate cosa ha chiesto un giornalista italiano: “Come si chiama la tua fidanzatina?” I ragazzi sono rimasti imbarazzati. Perché sono cose private e l’importante è diventare responsabili e degni di formare una famiglia in futuro.
Cristina – Firenze

Non si stupisca, sono tanti i volenterosi, giovani giornalisti italiani, soprattutto televisivi, che per essere disinvolti chiedono a qualsiasi giovane, notizie su fidanzatini e fidanzatine, come se fosse l’unica cosa importante per loro. Del resto, agli adulti la domanda più frequente è “ mi dica una battuta”, per risparmiarsi domande e far ridere gli spettatori. Però sono milioni i giovani che, prima di metter su famiglia, cercano di capire cosa vogliono dalla vita e cosa la vita può offrire loro. Certo, questi sono momenti difficili per tutti e troppo spesso i ragazzi devono ridimensionare i loro sogni professionali, ma anche sentimentali, perché il futuro è incerto e nebuloso, e il presente nebuloso. Prima di sposarsi, di metter su famiglia, si vorrebbe avere la certezza di poterlo fare, sia pure con sacrificio, senza sventatezza. Nel caso di sua nipote, forse è proprio la paura del futuro, il sospetto che la scuola, l’attesa, la rinuncia, non le serviranno, a spingerla ad accettare la felicità quando c’è: troppo presto certo, e con molta spensieratezza molto fatalismo. Ma intanto l’attesa di un bambino dà a tutta la famiglia la certezza che il futuro ci sarà e non potrà deludere troppo.
Natalia Aspesi – Venerdì di Repubblica – 14-12-12



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