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domenica 16 dicembre 2012

Lo Sapevate Che: Il Sale della Vita...


Dieci ore più tardi

Prendersela a morte per una quisquilia, accendere un fiammifero, tirare a lucido le pentole di rame, assopirsi durante una conferenza noiosa, risolvere un cruciverba difficile, imprecare come un carrettiere quando le cose si ostinano ad andare storte, preferibilmente in bretone (cor saout, nom de die mac’her, che tradotto significa all’incirca: “Merda di vacca! Sacramento di un mondaccio infame!”), non lasciarsi ingannare dalle gentilezze ipocrite e interessate, cedere ai peccati di gola, salire sui campanili di Notre Dame e sognare di visitare Machu Picchu, sentire in faccia la schiuma delle cascate del Niagara portata dal vento, fare il giro di un baobab enorme, attingere l’acqua a un pozzo a forza di braccia e senza carrucola, sentirsi protetti da una zanzariere, aprire un pacco regalo (chissà che cosa c’è dentro?), essere curiosi del domani e impazienti di arrivarci, ammirare un bell’asino del Poitou o una mucca di razza Salers, lasciarsi cadere sul letto spossati ma orgogliosi di aver lavorato sodo, salire sul Menez Hom con la nebbia, sul Puy-de-Dòme quando fa bello, sul Ventoux quando il vento è freddo, aprire il cofano di un’auto che fuma in piena “Casse deserte” sul colle dell’Izoard (all’inizio degli anni cinquanta), ritrovare un vecchio scrigno di tesori con dentro una bella mica, avere coscienza della natura fugace delle cose e della necessità di goderne finché si può…
….
Françoise Héritier- Il Sale della Vita

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