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sabato 15 dicembre 2012

Lo Sapevate Che: Milioni di Invasori.....


Nel Cuscino Milioni Di Invasori
E’ Guerra Contro Microbi E Batteri

Acari
Uno studio inglese ha esaminato i residui che lasciano sul guanciale:
dai capelli alle squame cutanee ai sali minerali
E i “nemici” imperversano. Prima regola: cambiarlo ogni due anni

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Frammenti di capelli, residui di barba, squame cutanee, saliva, tracce di sudore, acqua, sali minerali, ioni di sodio, magnesio, eventualmente anche pidocchi. Sul cuscino, ogni notte, lasciamo di tutto. E questi residui fanno gola agli acari, innescando un circolo vizioso che  fa aumentare le allergie delle mucose, dalle riniti alle congiuntiviti. “Anche l’orticaria o l’eczema – spiega il dermatologo Aldo Morrone, direttore generale del San Camillo Forlanini – possono essere frutto di una reazione allergica, non solo delle mucose ma cutanea”, ed è anche possibile che, attraverso cuscini e lenzuola si contraggono malattie trasmissibili per contatto come la scabbia o l’Herpes Zoster, precisa Adriano Pellicelli, virologo specialista in Medicina Interna e Malattie Infettive del San Camillo. Secondo una ricerca del Servizio Sanitario Nazionale della Gran Bretagna condotta in collaborazione con il St.Bartholomew’s hospital di Londra, il guanciale è infatti il luogo dove acari e batteri si muovono indisturbati  e, dopo due anni di utilizzo, circa 1/3 del suo peso è costituito da batteri, residui di pelle morta, capelli, saliva e acari della polvere con le loro feci. Secondo il coordinatore della ricerca, Art Tucker, il cuscino è dunque un vero e proprio incubatore di germi, opinione condivisa dall’otorinoloringoiatra Gianalberto Briccarello, consulente dell’Istituto di Medicina dello Sport F.M.S.I. di Torino, secondo cui “i cuscini sono terreno fertile per la trasmissione di malattie infettive e andrebbero non solo lavati ma cambiati ogni due anni”. Accortezza che, oltre tutto non basta.
I microscopici organismi invisibili ad occhio nudo e in grado di deporre anche 3 uova al giorno, vivono infatti indisturbati nelle case tra coperte, tende, tappeti, peluche, sebbene il loro habitat sia principalmente la camera da letto. La soluzione migliore non è dunque quella di lavare tutto ossessivamente ma di intervenire sul grado di umidità della casa, usando i deumidificatori d’inverno e i condizionatori d’estate. Utile è anche eliminare i tappeti, sostituire materassi e coperte di lana con quelli in lattice e altri materiali sintetici, meno recettori di polvere, e coprire materassi e cuscini con fodere anallergiche. Chi possiede animali domestici lavarli una volta la settimana per eliminare la forfora e gli acari accumulatisi nel pelo e chi in estate abita nella casa al mare, rimasta chiusa per mesi, deve fare attenzione alle muffe. In questi casi, spiega l’oftalmologo Roberto Bonfili del San Camillo Forlanini di Roma, è bene arieggiare ogni giorno tutto ciò che concerne cuscini, materassi o lenzuola, per evitare la presenza di polveri o pollini penetrati nei tessuti dalle finestre  aperte. Secondo un altro studio  dell’università di Manchester pubblicato su Allergy, cuscini vecchi di 20 anni sono dei veri e propri formicai, fitti di spore e funghi. Particolarmente a rischio i delicatissimi occhi anche se, in assenza di patologie, i residui si limitano al film lacrimale; innocuo per la salute. “Solo in caso di congiuntiviti di natura batterica o virale – spiega Luciano Donati, direttore di Oculistica dell’ospedale Koelliker di Torino – ci può essere un rischio di contagio per chi viene a contatto con la federa. In situazioni del genere, la cosa migliore è evitare con i conviventi il contatto sia diretto che attraverso asciugamani o federe, lavare spesso le palpebre con sapone neutro o con salviette disinfettanti e installare i colliri se prescritti dal medico”
Sara Ficocelli – da Salute L’Ambiente – La Repubblica -11-9-12












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