Lo scoppio della Guerra di secessione fu la conseguenza di un
annoso contrasto tra Nord e Sud del paese, legato inizialmente a una diversa
visione dei rapporti tra lo Stato centrale e i governi federali, e divenuto poi
insanabile sul piano economico. All'economia dei primi che si caratterizzava
sempre più per il marcato profilo industriale e per la dimensione libera del
lavoro, si contrapponeva la vocazione esclusivamente agricola dei secondi,
retta sullo sfruttamento degli schiavi neri (circa tre
milioni) nelle immense piantagioni di cotone e tabacco.
Sul piano politico le ragioni del Nord erano rappresentate dal Partito
Repubblicano, il cui esponente di punta era in quegli anni Abraham
Lincoln (favorevole all'abolizione della schiavitù), quelle del Sud
dal Partito Democratico. La netta chiusura alle rivendicazioni di questi ultimi
su un allargamento delle aree aperte al lavoro degli schiavi e l'elezione di
Lincoln alla "Casa Bianca" aprirono la strada alla secessione,
offrendo il pretesto a sette nazioni schiaviste (guidate dalla Carolina del
Sud) di formare gli Stati Confederati d'America (CSA) e
di eleggere un proprio presidente nella figura di Jefferson Davis.
Nell'aprile del 1861 iniziarono le operazioni militari con l'assalto a Fort
Sumter da parte dell'esercito sudista, agli ordini del generale Robert
Lee. Costui riuscì nella prima fase ad ottenere importanti vittorie ma la
sproporzione delle forze in campo (in termini di armi e di uomini) era evidente
e dall'estate del 1863 le sorti girarono in favore degli Stati
"abolizionisti".
La Battaglia di Gettysburg (luglio 1863, Pennsylvania), tra le
più sanguinose del conflitto, segnò l'inizio della controffensiva delle truppe
nordiste, comandate dal generale Ulysses Grant. Ormai accerchiato e
senza vie di scampo, l'esercito separatista subì il colpo di grazia nella battaglia
di Appomattox (Virginia), la mattina del 9 aprile 1865. Qualche ora
dopo il generale Lee consegnò la dichiarazione di resa a Grant, accettando le
condizioni di porre fine a qualsiasi tentativo secessionista e di consegnare
tutte le armi.
Con un bilancio spaventoso di 620 mila morti e una spesa complessiva di 69
miliardi di dollari sostenuta dalle due fazioni, si concludeva così il primo
esempio di guerra totale. Sul piano politico vinse la linea abolizionista della
schiavitù, che era stata ufficialmente messa al bando con l'approvazione
del XIII emendamento alla Costituzione (31 gennaio 1865).
L'assassinio di Lincoln, a cinque giorni dalla resa, fece naufragare il
tentativo di ricostruire il paese in concordia, dando vita all'occupazione
militare del Sud.
Evento cruciale nella storia degli USA e nella costruzione del loro primato
politico ed economico nella scena mondiale, la Guerra di secessione ha
ispirato un'ampia letteratura con diverse trasposizioni cinematografiche, tra
le quali Via col vento (1939) di Victor Fleming resta il film
di maggior successo.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/540001
Nessun commento:
Posta un commento