La storia di questo successo planetario inizia in
una pasticceria di via Rattazzi, ad Alba, nel mezzo della Seconda guerra
mondiale. Qui l'imprenditore cuneese Pietro Ferrero allestisce
un laboratorio dolciario, dove sperimenta ricette innovative per l'epoca,
facendo spesso di necessità virtù. Nello specifico, la pesante tassazione
sull'importazione dei semi di cacao lo costringe a cercare un ingrediente da
associare al cacao, facilmente reperibile e dal costo contenuto.
Di qui l'intuizione di utilizzare le nocciole,
prodotto tipico delle Langhe, dalle quali riesce a ricavare una crema che
commercializza con il nome di Giandujot, in omaggio alla nota
maschera del carnevale piemontese. Venduta in blocchi da taglio, avvolti in
carta stagnola, la speciale pasta incontra il favore della clientela,
specialmente di quella meno abbiente come ad esempio i contadini, che per il
suo valore energetico la reputano una colazione efficace per affrontare la
giornata lavorativa.
In poco tempo la popolarità del Giandujot e le
sempre più crescenti richieste delle altre pasticcerie spingono Ferrero ad
abbandonare la semplice dimensione artigianale, dando vita nel 1946 a una vera
e propria azienda che ancora oggi porta il suo nome. L'eredità di Pietro viene
raccolta dal figlio Michele Ferrero che nel 1951 trasforma la
ricetta del padre nella Supercrema, venduta in grandi barattoli.
Dodici anni più tardi ne rivede la formula scoprendo quel gusto inconfondibile
che resterà immutato per sempre.
Il nome "Supercrema" lo convince poco
e per lanciare il nuovo prodotto studia un nome più accattivante. Partendo
dall'elemento cardine, la nocciola, prende la traduzione inglese nut e
la unisce con il suffisso -ella, che dà l'idea di una crema densa e
vellutata, da gustare spalmata su una fetta di pane. Quest'ultima immagine
viene integrata nel logo (tuttora invariato) sotto la
scritta nutella, con la caratteristica "n" di colore nero
e il resto della parola scritta in rosso.
Confezionato nei famosi bicchieri Kristal,
il primo prodotto esce dalla fabbrica di Alba il 20 aprile del 1964. L'anno
successivo conquista il mercato tedesco e prima della fine degli anni Sessanta
attraversa l'oceano per approdare negli Stati Uniti d'America.
L'indimenticabile spot di Carosello nel 1967, costruito sulla
serie animata del "gigante amico", spalanca alla nutella la
quotidianità di milioni di bambini. Da quel momento la crema di cioccolato e
nocciole ipoteca l'ora della merenda dei giovanissimi e non solo.
Nei successivi decenni si conferma come fenomeno
di costume, entrando a pieno titolo nel dizionario italiano (nel 1995 il
prestigioso Devoto-Oli la inserisce tra i suoi lemmi) e nella
forma parlata come sinonimo di crema di cioccolato. Dotata come la Coca-Cola di
un ingrediente segreto, la Nutella è il prodotto di punta della filiera di
prodotti Ferrero, di cui rappresenta il 15 per cento delle vendite in tutto il
mondo.
Le stime più recenti indicano una produzione
annua di 3,5 milioni di quintali e a consumarne di più sarebbero i cittadini
del Lussemburgo, con una media pro capite di un chilo all'anno; in
Italia la media è di 800 grammi a testa.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/626001
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