Antonio
De Curtis (il cui nome completo era Antonio Focas Flavio Angelo Ducas
Comneno di Bisanzio De Curtis Gagliardi), in arte Totò, nacque nel cuore di
Napoli (rione Sanità) dalla relazione clandestina tra Anna Clemente e il
marchese Giuseppe De Curtis.
Fin da piccolo manifestò una particolare attitudine alla recitazione,
ispirandosi ai tipi umani osservati nel mondo reale. Verso la metà degli anni
Venti si avvicina al Varieté, sfoggiando il suo innato talento, esaltato dal
suo profilo asimmetrico che si era ritrovato in seguito a un pugno involontario
ricevuto durante gli anni del collegio. Con l'avanspettacolo e la Rivista degli
anni Trenta raggiunse la celebrità, aprendosi la strada al cinema.
In trent'anni interpretò circa 97 film, conquistando un primato (tuttora
imbattuto) di oltre 270 milioni di spettatori. Una storia inaugurata
dall'esordio di "Fermo con le mani!" (1937), passata attraverso
capolavori di comicità, quali Totò, Peppino e la... malafemmina (1956)
e "Totò, Fabrizi e i giovani d'oggi" (1960), e conclusa dal filone
drammatico, cui appartiene il pasoliniano Uccellacci e uccellini (1966).
Morì a Roma, il 15 aprile 1967, stroncato da una serie improvvisa di tre
infarti. Una folla oceanica ne accolse il feretro a Napoli in occasione dei
funerali.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/162001
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